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Sciopero, caos e disagi a Roma (VIDEO)

Nella Capitale ha aderito all’agitazione il 90% degli autisti di bus, tram e metropolitane – Situazione più tranquilla a Milano e a Torino.

Sciopero, caos e disagi a Roma (VIDEO)

Disagi in tutta Italia per la mobilitazione generale indetta dai sindacati Usb, Usi e Unocobas nel settore dei trasporti pubblici locali, ma è a Roma dove sono sorte le complicazioni maggiori: nella capitale infatti sono rimaste completamente chiuse le linee A e C della metro, con la B che è andata a rilento. In generale l’agitazione ha interessato tutta la rete Atac e e le linee periferiche gestite dalla società Roma Tpl. Per agevolare la mobilità, sono state disattivate le ztl diurne del centro e di Trastevere, consentendo così l’accesso anche ai veicoli privi di permesso, ma questo non ha impedito il caos a causa del traffico congestionato in tutta la città, con molti disagi per i cittadini.

Bilancio molto più tranquillo in altre città, come Milano e Torino. A Milano, non sono segnalate particolari criticità e la circolazione prosegue regolare, a eccezione dei disagi dovuti al corteo del sindacato Usb, partito alle 9.30 da largo Cairoli con arrivo a piazza San Babila. I manifestanti hanno lanciato vernice contro le banche e acceso diversi fumogeni. A Torino, secondo i sindacati di base, poco più del 60% dei lavoratori, autisti di bus e tram, hanno aderito allo sciopero, contro il 90% di Roma e l’80% della Campania, dove è rimasto completamente fermo il servizio ferroviario delle linee flegree. In tutto oltre un milione e trecentomila i lavoratori che oggi, per protesta, non hanno preso servizio.

Ecco quali erano le fasce garantite. Per il trasporto pubblico locale, le modalità di sciopero cambiavano da città a città. A Roma il servizio è stato garantito da inizio turno alle 8.30 e dalle 17 alle 20; a Milano da inizio turno alle 8.45 e dalle 15 alle 18; a Torino dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; a Napoli dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 20; a Firenze dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; a Bologna da inizio turno alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30; a Genova alle 6 alle 9 e dalle 17.30 alle 20.30. Lo sciopero non riguardava solo i trasporti, ma diversi settori della pubblica amministrazione: scuola (compresi gli asili nido), sanità e uffici pubblici.

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