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Satellite Prisma: lancio dell’Agenzia Spaziale Italiana

E’ decollato il satellite Prisma alle 2.50 di venerdì mattina a bordo del lanciatore italiano Vega. Grazie alla tecnologia iperspettrale, osserverà e fornirà dei dati sui livelli di inquinamento e dei cambiamenti climatici della Terra.

Satellite Prisma: lancio dell’Agenzia Spaziale Italiana

Prisma da questa notte è in orbita e d’ora in poi osserverà la Terra dandoci indicazioni sul suo stato di salute. Prisma è un satellite dimostratore dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il lancio è avvenuto questa mattina alle 2.50 italiane dalla base spaziale di Kourou nella Guyana Francese, utilizzando il lanciatore Vega.

E’ già stato ricevuto il primo segnale di collegamento col satellite. Però, il satellite affronterà altri tre mesi di verifiche prima di essere totalmente operativo nel prossimo giugno.

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Il programma è costato 126 milioni di euro e ne avrà beneficio tutto il Pianeta. Quando sarà operativo, contribuirà al monitoraggio dell’inquinamento e dei cambiamenti ambientali e supporterà la gestione delle risorse naturali e delle emergenze. La tecnologia di Prisma, permette di vedere più dell’occhio umano e di riconoscere non solo le forme degli oggetti ma anche quali elementi chimici contengono.

“Prisma ha portato in orbita la capacità del sistema Italia di fare Spazio e rappresenta la prima missione iperspettrale in Europa – ha commentato il commissario straordinario dell’Agenzia Spaziale Italiana Piero Benvenuti – come tale, rappresenta un’occasione unica per lo sviluppo di know how avanzato e per la sperimentazione del contributo innovativo atteso dai dati iperspettrali nel settore delle applicazioni di Osservazione della Terra”.

Prisma, di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana, è stato realizzato da un raggruppamento temporaneo di imprese, guidato da Ohb Italia, responsabile della missione e della gestione dei tre principali segmenti, e Leonardo, che ha realizzato la strumentazione elettro-ottica iperspettrale. Il centro di controllo della missione è stato realizzato da Telespazio al Fucino, mentre l’acquisizione e l’elaborazione dei dati avverrà dal Centro Spaziale di Matera.

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“Il volo Vega VV14 – dichiara l’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo – è un altro passo importante per l’industria spaziale italiana e rafforza la capacità di accesso autonomo allo Spazio dell’Europa, in particolare nelle orbite basse dove operano i satelliti di Osservazione della Terra”.

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