Crollano gli utili di Samsung a causa della crisi dei chip e delle restrizioni statunitensi sulle esportazioni di tecnologia verso la Cina.
Per il secondo trimestre 2025, il colosso sudcoreano lancia un profit warning e annuncia un calo del 56% su base annua dell’utile operativo. In una comunicazione all’autorità di regolamentazione sudcoreana, Samsung Electronics ha stimato che il suo utile operativo raggiungerà 4.600 miliardi di won (2,9 miliardi di euro), un dato che, secondo l’agenzia Yonhap, è inferiore del 23,4% rispetto alle previsioni medie del mercato. Samsung Electronics si aspetta inoltre che il fatturato rimarrà pressoché invariato su base annua a 74 trilioni di won per lo stesso periodo, mentre non ha fornito dettagli sulle previsioni di utile netto, né cifre dettagliate per settore.
I risultati deludenti, spiega Bloomberg, evidenziano come la più grande azienda sudcoreana abbia ceduto la leadership nel mercato dell’intelligenza artificiale a SK Hynix nel boom infrastrutturale post-ChatGpt. Il suo rivale di lunga data, insieme a Micron Technology, ora vende una maggiore quantità di chip di memoria ad alta banda all’avanguardia, abbinati agli acceleratori di intelligenza artificiale di Nvidia.
Samsung: i motivi del crollo
Alla base del calo trimestrale ci sarebbero i costi straordinari relativi alla svalutazione delle scorte e alle restrizioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni di chip per l’intelligenza artificiale verso la Cina.
La battuta d’arresto del secondo trimestre potrebbe però essere presto superata. Per il periodo luglio-settembre, Samsung Electronics prevede infatti un rimbalzo dovuto alla graduale ripresa della domanda e a un miglioramento dell’utilizzo degli impianti nella divisione fonderia. Nel frattempo, nonostante i prezzi bassi dei chip Nand e le vendite deboli di Hbm, nei prossimi mesi il business delle memorie potrebbe beneficiare di un aumento dei prezzi
In questo contesto occorre ricordare che lunedì, il presidente Usa Donald Trump ha annunciato dazi al 25% su Giappone e Corea del Sud. Le nuove tariffe partiranno dal 1° agosto nella speranza che nel frattempo si riesca a trovare un accordo.