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Salvini: “Rifarei tutto”. Renzi: “Avete fallito”

“Non ho paura del giudizio degli italiani: il voto è il sale della democrazia”, ha detto il leader della Lega replicando al duro intervento di Conte – Renzi ha invocato un governo di transizione, pur chiarendo che non entrerebbe in un esecutivo con i 5 Stelle.

Salvini: “Rifarei tutto”. Renzi: “Avete fallito”

“Rifarei tutto quello che ho fatto, con la grande forza di essere un uomo libero”. Con queste parole il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha duramente iniziato il suo intervento di replica alle dichiarazioni (con dimissioni) del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che lo aveva poco prima pesantemente criticato, mettendo ufficialmente fine all’esperienza di governo legastellato. “Non ho paura del giudizio degli italiani – ha proseguito il ministro dell’Interno nelle prime battute, ribadendo dunque la ferma preferenza per un ritorno alle urne dopo la crisi -. In questa Aula ci sono donne e uomini liberi, e altri meno: chi ha paura del giudizio del popolo italiano, non è una donna o un uomo libero. E’ il sale della democrazia”.

“Porto a casa un’Italia più sicura dopo questo anno di governo”, ha aggiunto Salvini tracciando un breve bilancio dell’esperienza di governo, e rilanciando poi sulle intenzioni sovraniste e sullo scontro con l’Europa: “Siamo il paese più bello e potenzialmente più ricco del mondo. E’ possibile che dobbiamo sempre rendere conto a Bruxelles? Io sogno un paese libero, sovrano, libero di difendere confini, aziende, spiagge. Chiudere i porti? L’ho fatto e lo rifarò se gli italiani mi faranno tornare al governo. Siamo dipendenti pubblici al servizio del popolo italiano”. Sullo spauracchio dell’aumento dell’Iva, che secondo il leader della Lega le opposizioni stanno sollevando per scongiurare il ritorno al voto, Salvini ha detto che “l’Iva non aumenta se si vota a ottobre e c’è un nuovo governo a novembre. Votare in autunno accade ovunque, accade in Austria, in Germania”.

Al termine del suo intervento, il ministro dell’Interno ha tuttavia – un po’ comicamente – lasciato uno spiraglio aperto alla maggioranza uscente, dichiarandosi ancora una volta disponibile a votare subito il taglio dei parlamentari, per poi però andare alle urne il prima possibile: “Taglio dei parlamentari? Non c’è problema, noi ci siamo”, ha detto Salvini.

Duro anche l’intervento, immediatamente successivo, del senatore del Pd ed ex premier Matteo Renzi, che già più volte aveva lanciato il guanto di sfida a Salvini tramite i social: “Avete fallito – ha detto l’ex segretario del Partito democratico -: il populismo funziona benissimo in campagna elettorale, molto meno quando va a governare. Ricordo ancora quando dicevate ‘con questa opposizione, governeremo 30 anni’. Avete governato, si fa per dire, per 14 mesi”.

Renzi ha poi chiarito che non farà parte di un eventuale nuovo governo Pd-5 Stelle, anche se la strada da seguire dal suo punto di vista rimane quella di un esecutivo che traghetti il Paese fino alla manovra, votando il taglio dei parlamentari ed evitando l’aumento dell’Iva nel 2020, “per mettere in sicurezza i soldi degli italiani. Un nuovo governo non è un colpo di Stato, un voto in autunno è un colpo di sole”. L’ex presidente del Consiglio ha accusato il governo di aver “creato un clima di odio” e ha attaccato Conte per aver firmato il decreto sicurezza bis. L’ex premier ha quindi menzionato il Vangelo per esortare il ministro dell’Interno a far sbarcare i migranti sulla Open Arms: “Mentre parliamo ci sono ancora delle persone in pericolo in mare, da giorni. Fateli sbarcare”.

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