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Salini-Impregilo, l’Antitrust non si pronuncia

L’operazione non è soggetta a valutazione da parte dell’Autorità poiché Salini non ha una maggioranza stabile e quindi il controllo su Impregilo.

Salini-Impregilo, l’Antitrust non si pronuncia

L’operazione Impregilo-Salini non costituisce una concentrazione, e dunque non è soggetta a valutazione da parte dell’Autorità per la concorrenza: l’Antitrust ha pertanto deciso che non si esprimerà sulla notifica fatta dal gruppo di costruzioni Salini dell’acquisto della partecipazione in Impregilo.

Lo si legge nel bollettino dell’Authority nel quale si aggiunge che, poiché Salini non ha una maggioranza stabile e quindi il controllo su Impregilo, l’acquizione non era soggetta a notifica e pertanto l’Antitrust non procederà ad esaminare il fascicolo in quanto “l’operazione comunicata, alla luce delle informazioni fornite non costituisce una concentrazione”.

In questo contesto, scrive l’Antitrust “gli elementi agli atti non consentono di ritenere che Salini sarà in grado di ottenere una maggioranza stabile in assemblea. Ciò in ragione del fatto che a fronte della quota detenuta da Salini (29,751%) nella compagine azionaria è presente un socio (Igli) dotato di una partecipazione leggermente superiore (essendo pari al 29,960%), che si caratterizza per avere nella società Impregilo un interesse strategico-economico e non meramente finanziario”.

La restante parte del capitale azionario di Impregilo, continua la decisione, “fatta salva la partecipazione di Amber Capital (pari al 7,261%), risulta notevolmente diffusa. Inoltre, non esistono legami strutturali, economici o familiari fra la Società Salini e gli altri azionisti della Società Impregilo. Sulla base di tali elementi, non si può quindi ritenere che l’azionista di minoranza Salini detenga il controllo esclusivo di Impregilo”.

L’Antitrust ha inoltre in corso sull’operazione un’altra istruttoria che riguarda l’accordo siglato fra Impregilo e Salini per concordare la loro strategia rispetto alla partecipazione a gare di appalto: la procedura è nata a seguito di un esposto da parte del gruppo Gavio che contende a Salini il controllo di Impregilo.

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