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Saipem vende le attività di perforazione su terra al gruppo Kcad per 550 milioni

A Saipem anche una partecipazione del 10% nel gruppo acquirente non appena sarà completata l’operazione – Ultimo closing a marzo 2023 – Il titolo perde il 1,74 % a Piazza Affari

Saipem vende le attività di perforazione su terra al gruppo Kcad per 550 milioni

Saipem ha annunciato di aver venduto la totalità delle attività di perforazione su terra (drilling onshore) al gruppo Kca Deutag per 550 milioni di dollari (513,45 milioni di euro) oltre a una partecipazione del 10% nella società acquirente dopo il closing dell’operazione. La società italiana spiega che la chiusura è soggetta al completamento dello scorporo dell’attività ceduta da Saipem e al completamento dell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro di Saipem e avverrà entro il prossimo 31 ottobre per le attività in Medio Oriente ed entro il 31 marzo 2023 per le Americhe. Intanto, a Piazza Affari il titolo di Saipem cede l’1,74% a quota 5,53 euro.

Nell’ambito dell’operazione, Saipem è assistita da J.P. Morgan e Lazard. Mentre Barclays e Houlihan Lokey hanno operato rispettivamente come financial e debt advisor per Kcad.

Attività di perforazione onshore

Saipem opera con le sue attività di perforazione onshore a livello globale al di fuori dell’Italia, soprattutto sul Medio Oriente e sulle Americhe, in 13 Paesi, con circa 4 mila persone e un portafoglio di 83 impianti di perforazione a terra di proprietà. L’attività di perforazione a terra di Saipem ha registrato ricavi per l’intero anno 2021 pari a 347 milioni di euro e un ebitda adjusted di 82 milioni di euro; si prevede che l’ebitda adjusted del drilling onshore rappresenti circa il 20% dell’ebitda consolidato adjusted di Saipem per l’intero 2022.

Dal canto suo, Kca Deutag – attiva nel settore delle perforazioni, dell’ingegneria e della tecnologia, che opera sia a terra che a mare – gestisce circa 110 impianti di perforazione in 20 Paesi ed impiega 8.300 persone. Nell’esercizio 2021 Kcad ha registrato un fatturato consolidato di 1.196 milioni di dollari e un ebitda adjusted di 237 milioni di dollari. L’indebitamento netto consolidato alla fine del 2021 era di 396 milioni di dollari.

Liquidità in miglioramento

La società italiana sottolinea in una nota “che la transazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a Kcad e che i proventi miglioreranno la liquidità di Saipem, riducendo l’indebitamento netto e sostenendo la realizzazione del suo piano industriale 2022-2025”. L’acquisizione spiega a sua volta Kca Deutag, guidata dal ceo Joseph Elkhoury, creerà un polo dell’onshore drilling con oltre 1,6 miliardi di dollari di ricavi e un portafoglio ordini di 7,2 miliardi di dollari.

“L’aggiunta delle attività drilling onshore di Saipem in Kcad, che è già tra i più rinomati operatori internazionali di perforazione, porterà ulteriori opportunità di creazione di valore grazie alle sinergie operative e all’esperienza portata da Saipem; a sua volta, Saipem potrà trarre beneficio dalla sua partecipazione di minoranza nell’entità così potenziata”, spiega in una nota il gruppo guidato dall’amministratore delegato, Francesco Caio. Inoltre, “l’operazione rappresenta per Saipem un ulteriore passo verso un modello di business più focalizzato e resiliente, basato sui trend di crescita dei propri mercati di riferimento, concentrando gli sforzi nel settore delle trivellazioni offshore e sostenendo al contempo il raggiungimento degli obiettivi di struttura di capitale e di liquidità”, conclude il gruppo.

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