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Saint-Nazaire dice no anche a Bourrelier: rimane allo Stato

Dopo lo stop alla fusione con Fincantieri, il costruttore navale francese Chantiers de l’Atlantique, di cui lo Stato è il primo azionista con l’84%, dice no anche all’offerta del fondatore di Bricorama

Saint-Nazaire dice no anche a Bourrelier: rimane allo Stato

La notizia suona più che altro come la conferma dello status quo ovvero della nazionalizzazione del costruttore navale francese Chantiers de l’Atlantique, che opera negli storici cantieri di Saint-Nazaire: Parigi, dopo aver fatto cadere la estenuante trattativa – durata anni – con il gruppo italiano Fincantieri, ha detto no anche all’iniziativa dell’imprenditore transalpino Jean-Claude Bourrelier, che a gennaio dopo il definitivo flop dell’asse franco-italiano aveva messo sul piatto un’offerta per acquisire circa il 41% di Chantiers, una quota inferiore al 49% che sarebbe finito in mano al gruppo triestino ma comunque molto alta. Bourrelier in Francia è noto per aver fondato nel 1975 Bricorama, la catena di grande distribuzione di articoli per la casa e giardinaggio, ma è soprattutto a capo della holding familiare Bourrelier Group SA, quotata alla Borsa di Parigi e che controlla altri marchi della gdo in Spagna, Olanda e Belgio. Il suo patrimonio stimato risulta, al 1° febbraio di quest’anno, pari a 210 milioni di euro, il che ne fa uno dei 400 uomini più ricchi di Francia.

A dare la notizia è stato il quotidiano Les Echos: pare che il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, impegnato in questi mesi in diverse operazioni di nazionalizzazione di aziende strategiche (le ultime: Air France e Edf, con il placet dell’Unione europea in cambio di alcuni paletti), abbia dunque risposto “picche” al connazionale, anche se dal ministero non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali. I cantieri navali di Saint-Nazaire, a lungo oggetto del desiderio di Fincantieri, rimarranno dunque non soltanto in mano francese, ma in mano pubblica. Riacquistati dallo Stato nel 2018, dopo un decennio in cui erano finiti sotto il controllo del gruppo coreano Stx (che li aveva ribattezzati Stx France), oggi gli stabilimenti situati sull’estuario della Loira, fondati nel Dopoguerra, appartengono per l’84,3% allo Stato, per l’11,7% alla società Naval Group, erede dei cantieri navali istituiti addirittura nel 1624 dal cardinale Richelieu, e per una piccola quota residua agli stessi dipendenti.

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