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Rondanini: una storia di donne alla guida dell’azienda di salumi

Due storie diverse ma unite dalla passione e dalla curiosità. Sono Annamaria Bruno e Maria Saldarini, entrambe protagoniste dell’azienda lombarda Rondanini Salumi

Rondanini: una storia di donne alla guida dell’azienda di salumi

Una storia al femminile quella dello storico brand milanese Rondanini Salumi. Annamaria Bruno, moglie dell’ultimo proprietario Luca Cividini che sulle orme di Maria Saldarini, moglie del fondatore Luigi Rondanini, ha preso la guida della società di salumi difendendo la storia, la tradizione e la qualità dei suoi prodotti.

Due secoli diversi, ma stessa passione e curiosità di sperimentare. Era il novembre del 2019 quando la dottoressa Annamaria Bruno è diventata Amministratore Unico, prendendo il posto del marito che aveva rilevato l’azienda quasi vent’anni prima. Inizialmente mossa dal senso di preservare ciò che aveva costruito il marito, Annamaria ha dimostrato ingegno e passione per l’arte della norcineria e con il direttore di produzione, Davide Biasion ha deciso di puntare sulla qualità, recuperando le vecchie ricette di Maria.

Invece, Maria Saldarini conobbe suo marito proprio grazie ai salumi. Luigi aveva aperto un laboratorio a Busto Garolfo nel 1925 e tramite un “calessino”, consegnava i prodotti nei paesi della zona, tra cui Casorezzo il paese di Maria. Poi il matrimonio nel 1931 e decisero di proseguire l’attività insieme, lei in amministrazione.

Durante la Seconda guerra mondiale, l’azienda venne messa sotto sequestro dai nazisti ed utilizzata come deposito delle derrate delle truppe di occupazione, ma lì l’idea di acquisire uno stabilimento. Nel 1955 il Salumificio Luigi Rondanini divenne una Società per Azioni. Alla morte di Luigi, Maria insieme al figlio Gianni, proseguì nell’attività, riuscendo a mantenere alta la reputazione qualitativa dell’azienda di famiglia e ad espandersi nel mercato nazionale, grazie alla tecnica del sottovuoto, essendo la prima azienda ad utilizzarla. La sua dedizione e capacità imprenditoriali vennero premiate con l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Anche Annamaria, in soli due anni, ha dimostrato grandi capacità imprenditoriali. Per prima cosa ha avviato un piano di investimenti nello stabilimento, nel personale e anche sui nuovi prodotti ed ha assunto una giovane laureata, tecnologa alimentare, per garantire qualità del prodotto e del processo produttivo. Ha anche effettuato un restyling del logo aziendale, si è lanciata sull’e-commerce ed ha posto le basi per sbarcare sul mercato estero. Difatti, i prodotti di Rondanini sono già presenti in Francia, Belgio e Germania.

E poi la prova più dura di tutte: la pandemia. Annamaria ha saputo affrontare la prova lanciando un nuovo prodotto: il Curcotto, prosciutto cotto di alta qualità, con aggiunta di curcuma e anice stellato, spezie le cui proprietà benefiche, per la protezione dell’organismo e il rafforzamento delle difese immunitarie. Un prodotto salutare, di alta qualità e soprattutto gluten free.

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