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Rinnovo contratto Stellantis-Iveco-Cnhi-Ferrari: i sindacati richiedono avvio trattativa

La piattaforma di rinnovo del contratto di lavoro delle quattro società, in scadenza a fine anno, è stata approvata da oltre il 98,8% dei rappresentanti sindacali aziendali

Rinnovo contratto Stellantis-Iveco-Cnhi-Ferrari: i sindacati richiedono avvio trattativa

La piattaforma di rinnovo del contratto di lavoro di Cnh Industrial, Ferrari, Iveco e Stellantis – in scadenza a fine anno – è stata approvata da oltre il 98,8% dei rappresentanti sindacali aziendali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, riuniti nei Consigli di fabbrica di tutti gli stabilimenti delle quattro società.

Lo dice una nota dei sindacati aggiungendo che le segreterie nazionali hanno trasmesso la piattaforma alle diverse società per l’avvio del confronto con l’auspicio che “si possa già svolgere nel corso del mese di ottobre”.

I sindacati hanno chiesto un aumento salariale dell’8,4% nel 2023 per contrastare l’aumento dell’inflazione.

Dai sindacati chiesto aumento di 153 euro 

Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr hanno già presentato una piattaforma per il rinnovo del quadriennio 2023-2026 del Ccsl dei gruppi chiedendo per la parte economica un aumento dell’8,4% nel 2023 per contrastare l’aumento dell’inflazione – pari a un incremento medio mensile di circa 153 euro -, del 4,5% nel 2024 e del 2,5% nel 2025, con un miglioramento dei premi variabili e altri emolumenti, quali l’indennità di funzione direttiva, l’elemento economico sul ciclo continuo e le maggiorazioni al sabato.

Rinnovo contratto: 537 voti favorevoli

Nel dettaglio, i voti favorevoli sono stati 537 e gli sfavorevoli 6, mentre gli astenuti sono stati 6. Stanno arrivando gli ultimi verbali, ma di fatto l’esito del voto si è determinato. In tutti gli stabilimenti nei Consigli di fabbrica hanno prevalso in maniera preponderante i voti positivi.

“Accogliamo molto positivamente il consenso che hanno voluto esprimere i delegati sindacali delle nostre organizzazioni, siamo certi che coglie un sentimento diffuso nelle fabbriche e negli uffici”, si legge nella nota. “Tutto ciò ci carica di forte responsabilità per cercare di rinnovare in tempi brevi e al meglio il contratto in scadenza”.

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