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Rientro medici No Vax Covid negli ospedali e stop vaccinazione personale sanitario: Governo nella bufera

Non poche polemiche sul reintegro anticipato dei medici no vax e lo stop di vaccinazione del personale sanitario – La rabbia di virologi, medici, politici e governatori

Rientro medici No Vax Covid negli ospedali e stop vaccinazione personale sanitario: Governo nella bufera

Si è scatenata una vera e propria bufera sul rientro dei medici no vax. Di fatto il primo decreto del Governo Meloni ha anticipato lo stop all’obbligo vaccinale per medici e operatori sanitari al primo novembre (era previsto per il 31 dicembre), riaprendo così le porte degli ospedali a chi tra loro finora si è rifiutato di vaccinarsi contro il Covid.

La gestione del Covid cambia marcia, sì, ma è anche vero che il virus non è lo stesso. La premier ha ribadito più volte che sul Covid il Governo avrebbe impresso una svolta “all’insegna della discontinuità” col precedente esecutivo Conte-Draghi. “Quello che contesto della gestione precedente è che ci sono stati un’infinità di provvedimenti presi dai governi, che non avevano alla base alcuna evidenza scientifica”, ha detto Meloni in conferenza stampa. Con il senno del poi è “facile” gestire l’ultimo colpo di coda della pandemia. La gestione della pandemia oggi non può essere lontanamente paragonata alla gestione di due anni fa, quando gli ospedali erano quasi al collasso.

Forse qualcuno ha dimenticato che l’Italia è stata la prima a dover prendere soluzioni impensabili, allo stesso tempo necessarie, e poi replicate nel mondo intero. 

E il vaccino? L’unica vera arma contro il virus, che ha consentito a milioni di persone di salvarsi, e che forse il neopresidente del Consiglio ha dimenticato, come fosse ancora seduta tra i banchi dell’opposizione, a racimolare qualche voto no vax. Mentre dovrebbe solamente riconoscere i meriti di quella fase terribile.

Rientro medici no vax: la rabbia dei virologi

Una decisione, quella del rientro medici no vax, che ha sollevato non poche critiche da chi, fin dall’inizio della crisi pandemica, aveva sostenuto la necessità di vaccinarsi. Per Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gambe, rappresenta “un’amnistia anti-scientifica e diseducativa”.

Anche il professor Roberto Burioni non ha per niente digerito la decisione del Governo. “Può passare un messaggio sbagliato sui vaccini”, ha detto Burioni incalzando il Governo a trasmettere, in futuro, messaggi di “tolleranza zero nei confronti dei no vax”. Così come il virologo Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: “Uno schiaffo in faccia per i vaccinati”, ha detto in una intervista al Corriere della Sera. “Obbligherei i medici no vax a seguire corsi di virologia e immunologia, perché credo che non abbiano studiato abbastanza”, ha continuato Bassetti rincarando la dose: “Un medico che non crede nella scienza non dovrebbe fare questo mestiere: non capisce che sono proprio le vaccinazioni ad averci liberato da molte malattie e ad aver allungato la nostra speranza di vita”.

Contrari anche i politici

Ma non solo medici e virologi. Anche politici e governatori hanno aspramente criticato la decisione del Governo di rimettere in servizio chi per un’assurda ideologia ha scelto di non vaccinarsi. “È una decisione che toglie sicurezza e tutela ai pazienti ricoverati e ai loro familiari”, ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Per non parlare di Letizia Moratti, ex sindaco di Milano, che oggi ha dato le dimissioni anche in virtù della nuova gestione della pandemia. L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Le nuove regole hanno sollevato critiche non solo dalle opposizione ma anche dagli alleati di Governo. Con la capogruppo al Senato Licia Ronzulli di Forza Italia che in una intervista ammonisce a non strizzare l’occhio ai no vax.

La Puglia non molla: i medici no vax restano sospesi

Il dipartimento alla Salute della Regione Puglia non ha alcuna intenzione di fare retromarcia. E così continua ad essere in vigore l’obbligo di vaccino per i medici, come ha annunciato il governatore Michele Emiliano. Ma il Governo è già intenzionato a impugnare la legge regionale della Puglia. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

La sanità è da sempre materia concorrente tra le leggi dello Stato e quelle della Regione. Nelle prossime settimane bisognerà decidere quale norma far prevalere.

Il reintegro medici no vax non risolve la carenza negli ospedali

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha ribadito che il reintegro “serve innanzitutto per contrastare proprio la carenza che si registra sul territorio”. Eppure, secondo alcuni il loro reintegro servirà a ben poco. Filippo Anelli, il numero uno della Fnomceo (la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), gli operatori sanitari non vaccinati “sono meno dell’1% del totale e in buona parte liberi professionisti. Non hanno alcuna rilevanza sul piano della carenza di organico nelle strutture pubbliche”. Circa 4mila professionisti, che sarebbero rientrati a fine dicembre. Una goccia nel mare degli oltre 450mila professionisti, vaccinati.

Dello stesso parere è il segretario nazionale dell’Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri maggiormente rappresentativo, Pierino Di Silverio. “Il decreto è stato fatto senza il coinvolgimento delle parti sociali – afferma Di Silverio – e non risolve assolutamente il problema della carenza di medici negli ospedali”. Poi la richiesta: “Non assegnare i medici e sanitari non vaccinati contro Covid-19, e reintegrati negli ospedali, ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio”.

Resta l’obbligo di mascherina negli ospedali

Più prudente invece la decisione sull’obbligo di mascherine nelle strutture ospedaliere e per le residenze per anziani (Rsa).

Nei giorni precedenti al decreto circolavano voci sulla possibilità di “rimettere le mascherine nel cassetto” anche negli ambienti sanitari, ma dopo le vaste critiche sul “liberi tutti” l’Esecutivo è dovuto tornare sui suoi passi, spinto anche dagli inviti alla cautela sulla lotta al Covid arrivati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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