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Retenergie, la nuova frontiera del fotovoltaico e dell’energia pulita

Il progetto, basato sulla produzione di energia pulita e su una filiera ad azione popolare, consiste in una cooperativa nata a Cuneo nel 2008 e che oggi conta quasi 400 soci. L’iniziativa ha registrato un enorme successo, raggiungendo in soli tre anni un capitale sociale di 450mila euro e cinque impianti allacciati alla rete per un totale di circa 100 kW.

Retenergie, la nuova frontiera del fotovoltaico e dell’energia pulita

Un’esperienza innovativa nel panorama italiano, basata sulla produzione di energia pulita e su una filiera ad azione popolare. Si tratta di Retenergie, una cooperativa nata a Cuneo nel 2008 e che oggi conta quasi 400 soci. Il progetto decolla in seguito all’appello lanciato da Marco Mariano, proprietario di un’azienda agricola, per coinvolgere nuovi soggetti nella costruzione di un impianto fotovoltaico ad azionariato popolare.

L’iniziativa ha registrato immediatamente un enorme successo, raggiungendo in soli tre anni un capitale sociale di 450mila euro e cinque impianti allacciati alla rete di Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia per un totale di circa 100 kW di potenza installata. Tra sei mesi, inoltre, si aggiungeranno 170mila kwh di mini-idroelettrico.

Per entrare a far parte di Retenergie si possono effettuare sottoscrizioni direttamente sul sito, entrando così a far parte dell’azionariato grazie a una quota minima di 550 euro che resta intoccabile per almeno dieci anni. In questo modo chi non ha la possibilità di costruirsi un impianto in autonomia può diventare comproprietario di quelli della cooperativa e accedere così agli utili a fine anno.

“Il nostro obiettivo – spiega Marco Mariano – è quello di riuscire a produrre, entro la fine del 2012, almeno 550mila kwh. E per rendere più appetibile a livello economico l’investimento nella cooperativa c’è anche quello di riuscire a diventare, nel giro di quattro anni, anche fornitori dell’energia che produciamo. E, per riuscire a chiudere il circuito dell’energia pulita, abbiamo bisogno di trovare almeno 6mila potenziali clienti e di costruire un numero adeguato di impianti tra elettrico e fotovoltaico”.

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