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Recovery Plan, Renzi verso il sì ma sulla crisi è buio pesto

Dopo l’appello di Mattarella ad accelerare sulla approvazione del Recovery Fund, Renzi sembra orientato a dare il via libera nel Cdm di stasera al piano per l’allocazione delle risorse europee per “responsabilità istituzionale”, ma gli sviluppi della crisi restano incerti – Le ministre di Iv si dimetteranno o no? E Conte, in caso, si dimetterà al Quirinale o si presenterà in Parlamento?

Recovery Plan, Renzi verso il sì ma sulla crisi è buio pesto

Dopo l’appello del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ad approvare il prima possibile il piano italiano per l’attuazione del Recovery, anche il leader di Italia Viva sembra orientato a dare il via libera. La prova della verità sarà nel Consiglio dei ministri di stasera, quando il premier Giuseppe Conte metterà all’ordine del giorno il Recovery Plan.

Questo però nulla dice sugli sviluppi della crisi politica che riguarda molti altri aspetti e che non esclude ancora che Italia Viva, una volta approvato il Recovery, ritiri dal Governo i suoi ministri nel caso in cui non riterrà sufficienti le garanzie offerte dal premier sugli altri fronti e soprattutto sulle prospettive di programma del Governo da qui alla fine della legislatura.

“Noi – ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura e capodelegazione di Italia Viva nel Governo, Teresa Bellanova – non vogliamo bloccare l’approvazione del Recovery Plan ma non abbiamo ancora letto la versione definitiva del piano sulla base del quale ci orienteremo. Ma, al di là del Recovery, per noi è essenziale la qualità dell’azione di Governo”. E Renzi ha aggiunto: “Il premier si muova o noi non resteremo al nostro posto nel Governo”. Insomma, la situazione resta molto incerta, ma la giornata di oggi potrebbe essere cruciale.

I punti da chiarire sono grossi:

1) dopo la probabile approvazione del Recovery Plan per ragioni – dice Renzi – di “rispetto istituzionale” verso il Capo dello Stato e per non tardare nei confronti dell’Europa, le ministre di Italia Viva, Bellanova e Bonetti, si dimetteranno oppure no?

2) Se le ministre di Iv si dimetteranno che farà Conte? Si presenterà al Quirinale per dimettersi a sua volta nelle mani del Presidente della Repubblica o preferirà presentarsi in Parlamento?

Ad oggi nessuno sa come andrà a finire, ma quel che sembra certo è che, al di là dell’approvazione del Recovery, la guerra tra Conte e Renzi non è finita, perché uno non si fida più dell’altro e una ricucitura è molto difficile. Anche perchè stamattina il premier Conte ha gettato altra benzina sul fuoco intimando con toni minacciosi a Renzi che o si fa l’accordo adesso o mai più e sostenendo che “se Renzi ritira i ministri, sarà fuori dal prossimo esecutivo”.

Ma questo non lo sa nemmeno Conte perchè se ci sarà crisi, bisognerà vedere se Mattarella gli ridarà l’incarico e soprattutto se in Parlamento troverà una maggioranza, considerando che senza i voti di Italia Viva l’attuale Esecutivo non avrebbe i numeri per governare al Senato. Ma quelle del premier sono parole che tradiscono il nervosismo e l’altissima tensione di queste ore. “Irresponsabile – ha replicato Renzi a Conte con riferimento al dissenso sull’uso del Mes sanitario e non solo – non è Italia Viva ma sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità”. Il duello continua

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