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Rcs, via al duello Cairo-Bonomi: le offerte a confronto

Le prossime settimane saranno decisive per aggiudicarsi il controllo del gruppo editoriale: Cairo mette sul piatto lo scambio di 0,12 azioni Cairo per ogni azioni Rcs, mentre la cordata guidata da Investindustrial con i soci storici di via Solferino offre 0,7 euro per azione cash e un piano di investimenti. Titolo in controtendenza, al di sopra dell’Opa

Rcs, via al duello Cairo-Bonomi: le offerte a confronto

Partono in questi giorni le offerte pubbliche su Rcs Mediagroup: da una parte quella di scambio dell’editore alessandrino Urbano Cairo che scatta oggi a Piazza Affari, dall’altra quella di acquisto del fondo di private equity Investindustrial di Andrea Bonomi e dei grandi azionisti (Mediobanca, Della Valle, UnipolSai e Pirelli).

Sul piatto c’è la casa editrice che pubblica in Italia il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport e in Spagna Marca e El Mundo, e che oggi è partita in calo dello 0,3% a Piazza Affari ma in netta controtendenza col mercato che, alle 11,10 crolla del 2,5%. Rcs scanbia a 0,77 euro per azione, valore superiore a quello dell’offerta della newco capitanata da Bonomi, che propone 0,7 euro cash.

L’Opa di Bonomi partirà il 20 giugno e si concluderà il 15 luglio, e si accontenterà del 30% delle azioni (più una) per essere considerata valida. Più investimenti e priorità allo sviluppo digitale, espansione nel mondo degli eventi sportivi e consolidamento del business News sono gli obiettivi strategici del piano dell’alleanza formata da Bonomi attraverso International Acquisition Holding (fondo lussemburghese controllato dalla sua Investindustrial), da Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli (ChemChina), riuniti in International Media Holding, il veicolo promotore dell’Opa che già conta sul 22,6% di azioni Rcs conferite da Della Valle ( 7,32% ), Mediobanca (6,35% ), UnipolSai (4,59% ) e Pirelli (4,43% ). Bonomi controlla il 45% di International Media, mentre il restante 55% è diviso in quote paritetiche del 13,75% tra gli altri alleati.

Entro il 17 giugno è atteso invece il parere del consiglio di Rcs, che proprio venerdì ha bocciato all’unanimità l’Ops concorrente di Cairo Communication, in partenza già oggi (fino all’8 luglio). Cairo mette sul piatto lo scambio di 0,12 azioni Cairo per ogni azioni Rcs, un prezzo che valorizza il titolo della casa editrice 0,53 euro, molto al di sotto del valore attuale di Borsa (0,77 euro) o dai valori indicati dalle fairness opinion degli advisor del board Rcs (tra 0,80 e 1,31 euro).

Le due offerte sono molto diverse anche riguardo della gestione futura: entrambe prevedono che Rcs sarà ancora quotata in Borsa, ma la cordata di Bonomi e dei soci storici è anche disponibile a sottoscrivere pro quota un aumento di capitale fino a 150 milioni di euro, mentre Cairo Communication proporrà una fusione con Rcs solo se la situazione patrimoniale di Rcs sarà ritenuta soddisfacente.

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