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Processo Unipol-Bnl, assolti Fazio e Caltagirone

Pollice verso solo per Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti, condannati rispettivamente a un anno e 7 mesi e a un anno e 6 mesi di reclusione per insider trading e ostacolo all’autorità di vigilanza (pene più che dimezzate rispetto al processo di primo grado).

Processo Unipol-Bnl, assolti Fazio e Caltagirone

Il processo Unipol si chiude con un “liberi tutti” per i furbetti del quartierino, o quasi. La seconda sezione penale della Corte d’appello ha assolto 11 delle 13 persone fisiche imputate per il tentativo di scalata a Bnl. Prosciolti l’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio e l’immobiliarista Francesco Gaetano Caltagirone, insieme a tutti gli altri contropattisti di Bnl. 

Pollice verso solo per Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti. L’ex presidente di Unipol e il suo numero due sono stati condannati rispettivamente a un anno e 7 mesi e a un anno e 6 mesi di reclusione per insider trading e ostacolo all’autorità di vigilanza. Le pene sono state più che dimezzate rispetto alla sentenza di primo grado (3 anni e dieci mesi più 1,3 milioni di multa per Consorte, 3 anni e 7 mesi più una sanzione da un milione di euro per Sacchetti).  

All’epoca Fazio e Caltagirone erano stati condannati a tre anni e sei mesi (il secondo aveva ricevuto anche una multa da 900mila euro). Il lieto fine arriva per l’ex banchiere centrale ad appena 48 ore dalla conclusione di un altro processo d’appello, quello per la tentata scalata dell’allora Bpi ad Antonveneta, in cui è stato condannato a 2 anni e mezzo per aggiotaggio. In questo procedimento Consorte e Sacchetti hanno ricevuto un anno e otto mesi (tre anni in primo grado). 

Era il 15 dicembre 2005 quando Giovanni Consorte fu indagato dalla procura di Roma nell’inchiesta sulla scalata di Unipol a Bnl. Il giorno seguente si venne a sapere che sul registro degli indagati era finito anche l’allora governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio. Il 10 gennaio 2006 proprio via Nazionale bloccò l’Opa.

All’inchiesta di Roma si affiancò quella della Procura di Milano, che il 19 dicembre 2007 inviò un avviso a comparire per Fazio. L’ex governatore e quello che allora era il suo capo della Vigilanza, Francesco Frasca (poi assolto in primo grado) erano accusati di aver “istigato, promosso e assecondato la condotta” degli ex vertici di Unipol.

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