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Poste, possibile nuova tranche

L’amministratore delegato Francesco Caio ha detto di aspettarsi che il Tesoro riduca la sua partecipazione. Ci vorranno dei passaggi tecnici e nuovi decreti ma l’operazione sarebbe in linea con le richieste europee di riduzione del debito pubblico e con le altre operazioni già completate dal Tesoro sulle aziende ex pubbliche dove la quota di controllo è scesa progressivamente al 30%

(Teleborsa) – Una tranche bis di Poste Italiane in Borsa? Se ne discute in queste ore, dopo che l’Ad Francesco Caio ha detto di aspettarsi che il Tesoro riduca ancora la sua partecipazione, che attualmente supera il 64,7%.

Secondo il manager, la quota del Tesoro potrebbe essere ridotta sino al 30%, collocando un’altra tranche entro quest’anno, dopo il grande successo riscosso dall’IPO lo scorso ottobre.

Naturalmente, il numero uno di Poste ha precisato che “ci vogliono dei passaggi legislativi” per le operazioni di privatizzazione, ma ha anche ricordato che attualmente le quote che il Tesoro detiene nelle società quotate sono attorno al 30%.

L’Italia si è impegnata poi con l’UE a ridurre il deficit e, con il rinvio della privatizzazione di Ferrovie dello Stato, il governo potrebbe decidere di cedere un’ulteriore tranche di Poste.

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