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Poké-Sushimania: a Roma il delivery si trasforma in ristorante

Un’azienda di Delivery di sushi e poké cavalca l’onda di successo delle due mode gastronomiche e, nonostante il difficile momento, apre due ristoranti nella capitale.

Poké-Sushimania: a Roma il delivery si trasforma in ristorante

Qualcuno ha osservato che l’Italia è in piena febbre da poké. Il piatto di origini hawaiane che imperversa da anni in America è sbarcato in Europa ed è quindi approdato a Milano solo quattro anni fa con tutto il fascino dei suoi colori, delle sue capacità nutrizionali, con le sue celebrate qualità di leggerezza, digeribilità ed equilibrio nelle infinite possibilità di accoppiamento di ingredienti, che lo rende adatto a qualsiasi regime alimentare. Una vera e proprie febbre che ha un risvolto economico molto interessante. Si calcola, infatti, che il giro d’affari mondiale del poké nel mondo arriverà a toccare entro due anni i due miliardi di dollari. Arrivato per la prima volta a Milano nel 2017, negli ultimi sei mesi le piattaforme di food delivery attive in Italia hanno registrato un incremento degli ordini impressionante, da Deliveroo che ha registrato un + 162% a Globo con +245%

E’ di tradizione millenaria l’altro fenomeno che da qualche parte a questa parte imperversa da noi in Italia, il Sushi, apprezzato per i suoi ingredienti leggeri e genuini, il suo elegante aspetto estetico e la sua forma, che lo inserisce sia nella categoria dello street food sia in quella del finger food, al punto che si può parlare anche in questo caso di Sushimania.

Nessuna meraviglia quindi se a Roma mentre molti locali sono in affanno così come in tutta Italia, per le restrizioni imposte dal Coronavirus accade che un imprenditore, Massimo Maria Viola, trentadue anni, con precedenti da direttore di azienda di Catering, dopo aver dato vita a una attività di delivery di Sushi e Poké che ha riscontrato notevole successo, vada controcorrente e invece di passare come è accaduto per molti, in questo momento difficile, dal ristorante al Dedlivery, faccia il percorso inverso decidendo di passare dal Delivery al ristorante, cavalcando l’onda del grande successo riscontrato da queste due culture gastronomiche. E neanche uno, bensì due: uno in Via Giovagnoli nello storico quartiere di Monteverde, e uno in via di apprestamento in via delle Sette Chiese sull’Appia.

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In ciascuno dei due locali sono presenti due linee: Wizard Poké e Sushi Kong. Entrambi erano nati in origine come dark kitchen, una sorta di laboratorio accessibile solo su ordinazione e consegna a domicilio tramite le App dedicate.

Il menù dedicato al poké riprende la nuova tendenza fusion arrivata dalle Hawaii che nella lingua madre significa “tagliato a pezzi grossolani”. Quindi pesce crudo senza lische e sminuzzato a cubetti, marinato e servito in ciotole personalizzabili con riso, alghe e frutta tropicale. Il Classic Poké a base di riso bianco,si sposa con salmone fresco marinato nella soia, wakame goma, avocado, tobiko e sesamo e nella versione Vegan con riso venere, tofu, cetrioli, carote, ravanelli, wakame goma e granella di mandorle. Per gli amanti dei sapori speziati ci sono la Wizard Poké, gamberoni hot saltati in una salsa al curry e latte di cocco su letto di riso bianco, la Thai Poké, bocconcini di pollo bio saltati in salsa di cocco thai e riso bianco, la Hot Cock Poké, bocconcini di tenero galletto biologico saltati in salsa teriyaki, semi di sesamo e riso bianco oppure Fillet Salmon Poké, trancio di salmone fresco, salsa teriyaki e riso bianco. A questa ricercata selezione di bowl si affiancano la Tartare di salmone e vari snack come i Wizard nachos con salsa guacamole o gli Edamame anche in versione spicy.

L’altra anima è Sushi Kong che ha messo in carta una serie di piatti di tradizione giapponese rivisitandone alcuni in chiave italiana. E allora spazio a Nigiri, Rolls, Temaki, Hosomaki, Gunkan, Sashimi, Tartare e piatti caldi come anche alcuni appetizers delle Sushi Kong Box impreziositi dal tartufo.

In linea con le tendenze naturiste dell’alimentazione c’è l’impegno a salvaguardare l’ambiente che si riflette nell’utilizzo di un packaging interamente compostabile e biodegradabile.

I prossimi step prevedono un’espansione su Milano e Torino per affiancare a questo multi-marchio altre due realtà che sono legate al mondo della mozzarella bufala e alla pizza.

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