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Pirelli: salgono utili e ricavi, giù i debiti nel 2017

Pirelli ha chiuso il 2017 con un utile netto pari a 175,7 milioni, in crescita rispetto ai 147,6 milioni del 2016. Su anche i ricavi, che segnano un aumento del 7,6% a 5,352 miliardi di euro, poco sotto il consensus degli analisti a 5,4 miliardi. Un nuovo consigliere “scelto dagli azionisti di minoranza” entrerà nel cda dopo l’assemblea del 15 maggio.

Pirelli: salgono utili e ricavi, giù i debiti nel 2017

Pirelli ha chiuso il 2017 con un utile netto pari a 175,7 milioni, in crescita rispetto ai 147,6 milioni del 2016. Su anche i ricavi, che segnano un aumento del 7,6% a 5,352 miliardi di euro, poco sotto il consensus degli analisti a 5,4 miliardi.

L’utile delle attività correnti sale da 164 a 263,3 milioni di euro, mentre l’ebitda rettificato (escludendo dal calcolo gli oneri non ricorrenti e da ristrutturazione) si attesta a 1,137 miliardi (stime 1,1144 miliardi) da 1,082 miliardi. In rialzo l’ebit rettificato (che esclude anche gli ammortamenti delle attività immateriali) che arriva a quota a 876,4 miliardi da 844 milioni.

Giù la posizione finanziaria netta che si attesta 3,218 miliardi di euro (da 4,91 miliardi di fine 2016).

Pirelli ha aggiornato le stime per il 2018. Si attendono ricavi “in crescita uguale o maggiore al 6%, pari a circa +10% escludendo l’effetto cambi”, con un peso del segmento a più alto valore aggiunto in crescita a circa il 60% (57,5% nel 2017). L’ebit adjusted (margine operativo lordo senza poste straordinarie) ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione e costi start-up previsto superiore a 1 miliardo di euro (926,6 milioni di euro nel 2017), “con un’incidenza del segmento High Value uguale o superiore all’83% (circa l’83% nel 2017)”. Il rapporto tra posizione finanziaria netta e ebitda rettificato per gli oneri non ricorrenti e i costi di start up, che a fine 2017 è di 2,7 volte, è atteso a circa 2,3 volte a fine 2018.

Oltre ai conti, il gruppo di pneumatici ha annunciato che, all’ordine del giorno dell’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 15 maggio, ci sarà l’ampliamento del numero dei consiglieri di amministrazione dagli attuali 14 a 15 “attraverso la nomina di un consigliere indicato dagli attuali azionisti di minoranza”. La stessa assemblea sarà chiamata a rinnovare il collegio sindacale e a esprimere voto consultivo sulla politica in materia di remunerazione e sull’adozione del piano di incentivo di lungo termine rivolto al management, circa 290 persone, legato al raggiungimento degli obiettivi del periodo 2018/20.

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