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Pirelli, prima trimestrale post quotazione. L’utile sfiora 200 milioni

Nei primi nove mesi del 2017 Pirelli ha registrato ricavi in aumento del 9% oltre i 4 miliardi, e anche l’utile è cresciuto – A trascinare la performance le gomme top rispetto a quelle standard – Crescono tutti i mercati, in particolare Asia e Sudamerica.

Pirelli, prima trimestrale post quotazione. L’utile sfiora 200 milioni

Pirelli ha registrato ricavi in aumento del 9% a 4,038 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’esercizio 2017 con un utile operativo di 541,1 milioni (da 513,7 milioni). L’utile operativo rettificato, prima di includere gli oneri e i costi di start up, è di 642,2 milioni (da 620,7). L’utile netto delle attività in funzionamento, cioè relativo alle attività dei pneumatici consumer, è di 198,9 milioni rispetto ai 35,8 milioni di un anno fa. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è pari a 4,287 miliardi di euro con un rapporto ebitda/debito di 3,7 volte. La trimestrale è la prima di Pirelli post ritorno alla quotazione, avvenuta in ottobre.

Quanto alle previsioni dell’intero 2017, il gruppo stima una crescita del 9% rispetto all’anno precedente e un utile operativo rettificato ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione e costi di start up atteso a 930 milioni di euro (da 844 milioni). Il rapporto tra posizione finanziaria netta e ebitda rettificato è stimato a “inferiore a 3 volte” da 4,6 volte di fine 2016.

Nei primi nove mesi del 2017, si legge in una nota di Pirelli, e’ leggermente aumentata l’incidenza sui ricavi dei pneumatici alto di gamma rispetto al segmento standard: i prodotti “high value” hanno generato 2,34 miliardi di euro di ricavi (58% del totale), la parte standard invece 1,694 miliardi (42%). A livello di volumi, Pirelli ha riportato +13% nell’alto di gamma e -5% nello standard. Quanto alla distribuzione geografica del fatturato, l’area Asia Pacifico e’ migliorata del 18% circa a 597 milioni (il 14,8% del totale 9 mesi), l’area America Latina dell’11,5% a 682 milioni (16,9%), l’area Nord America del 9,1% a 756,3 milioni (+18,7%) e l’Europa del 6,7% a 1,698 miliardi (42%). Oltre al risultato delle attivita’ in funzionamento, il risultato delle partecipazioni e’ negativo per 18,6 milioni di euro (-52,7 milioni un anno fa) mentre il risultato delle attivita’ operative cessate, cioe’ il segmento dei pneumatici per mezzi industriali che e’ stato scorporato, e’ stato in negativo per 75 milioni (-13,6 milioni un anno fa). Considerando queste due voci, il risultato netto totale e’ positivo per 123,9 milioni da +22,7 milioni di un anno fa.

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