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Piazza Affari si lascia alle spalle la crisi da spread e il FtseMib scavalca quota 20mila

Milano è ai massimi da luglio 2011 e chiude la tempesta che si era scatenata con la salita vertiginosa dello spread – FtseMib oltre quota 20mila – Draghi spinge le banche – Telecom e Autogrill volano sui report – Boom di Finmeccanica – Allianz si aggiudica i premi ex Fonsai – Dagli Usa forti segnali di ripresa dell’economia – Oggi Piazza Affari apre in rosso

Piazza Affari si lascia alle spalle la crisi da spread e il FtseMib scavalca quota 20mila

Piazza Affari si lascia alle spalle la tempesta dello spread. L’indice Ftse Mib ha superato ieri la vetta dei 20.000 punti chiudendo, grazie ad un rialzo dell’1,6&, a quota 20.045 ai massimi dall’inizio di luglio del 2011 a livelli che non aveva più visto dall’avvio del rialzo dello spread dei Btp rispetto ai titoli tedeschi. Una forbice che si è riportata in questi giorni attorno ai 200 punti: ieri lo spread Btp/Bund ha chiuso a 204 punti base con un rendimento del decennale italiano al 3,87%.

E’ questo il risultato più significativo, in chiave italiana, di una giornata positiva, scandita da buone notizie macro sul fronte della finanza internazionale. A Wall Street l’indice Dow Jones è salito dello 0,67%, l’S&P 500 dello 0,5% vicino ai massimi storici e il Nasdaq dello 0,76%. Il rendimento del decennale americano è salito al 2,9% mentre il cambio euro/dollaro è sceso sotto quota 1,36. Tra le note positive le buone trimestrali di Bank of America e di Apple. Oggi tocca a Goldman Sachs.

Brillante l’Europa: Londra ha guadagnato lo 0,6%, Parigi +1,3%. Ma la spinta principale arriva Francoforte +2%. Fa eccezione Tokyo , stamane in lieve ribasso, a differenza degli altri listini asiatici. A dare il tono alla seduta hanno contribuito vari fattori, tra cui il Beige Book, l’indicatore più fedele dello stato di salute dell’economia Usa.

BEIGE BOOK: LA RIPRESA USA PRENDE QUOTA

“In nove distretti su 12 l’attività economica ha registrato un’espansione ad un ritmo moderato… Le previsioni sono positive per la maggior parte dei distretti con alcuni report che suggeriscono un tasso di crescita più o meno simile a quello attuale, altri che segnalano un’accelerazione della crescita”. Così il Beige Book, l’indicatore più usato dalla Fed per le decisioni di politica monetaria, ha certificato che la ripresa Usa sta prendendo slancio, così come aveva già anticipato l’indice Empire Manufacturing relativo all’industria manifatturiera del Nord Est (compresa New York) balzato in gennaio a 12,5 punti da 2 punti di dicembre, quattro volte più delle aspettative.

Intanto la Banca mondiale ha rivisto al rialzo la sua previsione sulla crescita dell’economia mondiale nel 2014, portandola dal +3% (stima diffusa a giugno) al +3,2%. A fare la differenza rispetto a sei mesi fa sono le migliorate prospettive dei Paesi più sviluppati. ”La congiuntura, che si è rafforzata nella seconda metà del 2013, continuerà a farlo nel 2014″, ha confermato infine il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, sottolineando però che “l’outlook è ancora soggetto a significativi rischi”, a partire dallo spettro della deflazione, che sarebbe “disastrosa per la ripresa”. In questa cornice non sono certo mancati gli spunti operativi in Piazza Affari.

ALLIANZ SI AGGIUDICA I PREMI EX FONSAI

Allianz +3,17% fin dalla mattina si era messa in evidenza volando in vetta allo Stoxx 50. La ragione del rialzo era legata in buona parte all’Italia. Ieri, infatti, UnipolSai -0,4% ha respinto come “non accettabile” l’offerta di Ageas sulle attività italiane che il gruppo deve cedere in ottemperanza alle richieste dell’Antitrus ma ha reso noto che “l’offerta ricevuta da Allianz, pur non comparabile in termini di struttura e perimetro presenta caratteristiche adeguate”. Ovvero UnpolSai ritiene di poter assolvere alle richieste dell’Antitrust nonostante cessioni minori.

Per Allianz l’operazione segna la possibilità di un significativo balzo in avanti sul mercato italiano dove scavalcherà Poste Vita. Generali è salita dello 0,8%.

A MILANO DECOLLA IL MISSILE FINMECCANICA 

Da rilevare innanzitutto il balzo di Finmeccanica +8,2% sulla scia all’eventuale cessione della quota detenuta nel produttore di missili Mbda. L’ipotesi è stata evidenziata in un report di Intermonte ove sono citate le parole dei vertici di Airbus intenzionata a rafforzarsi nel settore spazio anche con l’acquisto della quota di minoranza italiana nella jv partecipata anche da Bae. Brillanti anche altri titoli industriali a partire dall’automotive trainato dal boom della Borsa di Francoforte. Grande exploit di Pirelli che ha guadagnato il 5,8%. In buona evidenza la scuderia Agnelli: Fiat +2% come Cnh Industrial +2%. Exor , la holding di famiglia, sale del 2,6%. StM avanza dell’1,2%.

BANCHE OK GRAZIE ALLA SPINTA DI DRAGHI

Il settore bancario ha tratto beneficio dalla pubblicazione di una lettera della Bce del 10 gennaio in cui il presidente Mario Draghi ha assicurato che agli istituti di credito che saranno soggetti agli stress test non sarà richiesto di adeguare i prezzi dei titoli di Stato agli attuali valori di mercato. La notizia è decisamente positiva data l’elevata esposizione degli istituti italiani sui titoli del debito (circa 400 miliardi in tutto)istituti italiani ai governativi.

Di qui una giornata molto positiva , a partire da Bpm che ha chiuso sui massimi di seduta in rialzo del 5,12% a 0,534 euro riportandosi sui livelli dello scorso aprile quando si parlava della trasformazione dell’istituto in società per azioni. Sul tavolo della popolare milanese rimane la scelta dei nuovi vertici, un nodo che darà sciolto tra domani e venerdì. Brilla Banco Popolare +4,2% seguita Ubi +2,9%. Anche gli altri istituti principali hanno realizzato forti guadagni: Unicredit +2,6%, Intesa +3,2%, Monte Paschi +0,4%, Mediobanca +3%.

MEDIOBANCA SPINGE TELECOM, INTERMONTE AUTOGRILL

Avanza Telecom Italia+4,3% alla vigilia del Cda che potrebbe esaminare un’ipotesi di riforma della governance. A favorire il rialzo un report di Mediobanca Securities che giudica il 2014 l’ anno del consolidamento. Secondo gli analisti è infatti probabile “una fusione tra Wind e 3 Italia”, deal che il regolatore europeo potrebbe accogliere positivamente per gli investimenti che ne deriverebbero. Anche sul fronte brasiliano la casa d’affari crede che ci saranno degli sviluppi con la possibile cessione di Tim Brasil.

Da segnalare anche i forti rialzi per la “galassia Benetton”, a partire da Autogrill +4,2%. Il titolo ha beneficiato della promozione degli analisti di Jefferies e Intermonte. I primi hanno avviato la copertura con rating buy e prezzo obiettivo a 7,75 euro, decisamente sopra gli attuali prezzi di Borsa. Intermonte ha alzato il target price da 7,4 euro a 7,5 euro, confermando la raccomandazione outperform. World Duty Free è salita del 3,8%, Atlantia +1%.

DIETRO LA LAVAGNA MEDIASET E IL LUSSO

Si è sgonfiata Mediaset, -3,1%. Confermato il momento difficile per il Lusso: Yoox -0,5%, Ferragamo -0,3%, Tod’s +0,2%.

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