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Piazza Affari regge allo tsunami S&P. E lo spread resta sotto quota 500 pb

Nonostante i declassamenti a ripetizione (Italia compresa) da parte di Standard & Poor’s, i listini europei resistono – Tengono meglio del previsto anche i Btp decennali, con il rendimento che sale al 6,68% e lo spread che si allarga a 492 pb – Euro ai minimi sul dollaro dall’agosto 2010 – Attesa per il collocamento oggi di 8,7 miliardi di bond francesi

Piazza Affari regge allo tsunami S&P. E lo spread resta sotto quota 500 pb

Frenano Piazza Affari e le altre Borse europee, dopo l’avvio positivo. A metà mattina l’indice FtseMib scende dello 0,12%, a quota 14.992, Londra arretra dello 0,09%, Parigi -0,20%, Francoforte +0,41%.

Tiene comunque meglio del previsto la diga dei titoli di Stato il Btp decennale, con il rendimento che sale al 6,68% (+8 punti base) e lo spread con il Bund che si riallarga a 492 punti.

L’euro è scambiato a 1,266 contro il dollaro, in lieve calo rispetto alla chiusura di venerdì a 1,268. La valuta europea è al minimo da agosto 2010 nei confronti del dollaro e al minimo da 11 anni rispetto allo yen. Ma sui mercati non c’è stato il tracollo temuto dopo il downgrade deciso venerdì scorso da Standard & Poor’s, dei debiti sovrani europei (tra cui Francia, Spagna e Italia). Ha avuto conferma la tesi del report di JP Morgan per cui, sulla base dei precedenti, in 9 casi su 10, la decisione di S&P’s non si traduce in un ribasso dei mercati, bensì in un modesto rimbalzo. A dimostrazione che la retrocessione è stata già incorporata nelle valutazioni di mercato.

A Milano sono le banche, le più esposte al debito sovrano, a guidare il ribasso. Intesa Sanpaolo scende del 2,4%, Unicredit -1,1%, Banco Popolare -2,4%, MontePaschi -2,9%.

L’appuntamento principale della giornata è l’asta dei titoli di Stato francesi: Parigi andrà oggi sul mercato per piazzare 8,7 miliardi di bond a 2, 3 e 4 anni.

Il mercato ignora le indiscrezioni secondo cui Generali (-1,4%)  avrebbe ricevuto offerte per la partecipazione nella compagnia quotata israeliana Migdal Insurance di cui detiene la maggioranza del 70%, con il partner bancario Bank Leumi che detiene il 9%.

Goldman Sachs dà una robusta spinta all’automotive made in Italy: la banca d’affari ha inserito nella Selected buy list, l’elenco dei titoli da comprare senza esitazioni, Fiat Industrial che sale del 2,8%, Pirelli +3,2%, Fiat + 4,7%.

Tra i titoli energetici bene Eni che guadagna lo 0,3%. Acquisti anche su Saipem +0,7% e Tenaris +1,3%. Saipem ha annunciato nuove commesse per 600 milioni di dollari. Il greggio di qualità Brent sale dello 0,6% a 111 dollari al barile. In rialzo anche il Wti del +0,7% a 99,39 dollari al barile.

Drastica marcia indietro di Unipol -6,3%, Fondiaria-Sai -4,5% e della controllata Milano Assicurazioni -3,7%. Fra le società coinvolte nel salvataggio del gruppo Ligresti si salva solo Premafin +0,9%, che resta però ben al di sotto del prezzo dell’Opa indicato a 0,3656 euro.

Di rilievo, infine, la marcia del lusso. Sale Luxottica +1,4% al pari di Ferragamo +1,6%. Fanno da traino i buoni risultati della svizzera Richemont, il gruppo leader mondiale della gioielleria, che ha chiuso l’ultimo trimestre con ricavi superiori alle attese. A Zurigo il titolo sale dell’1%. .

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