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Piazza Affari, montagne russe e finale positivo (+1,23%). Deludente l’asta Btp

Giornata all’insegna dell’incertezza, ma finisce in territorio positivo (+1,23%) – I bancari guadagnano, a parte Mps – Nel frattempo anche lo spread si è raffreddato, oscillando intorno ai 360 punti – Tensione per l’asta dei Btp, che ha registrato rendimenti in rialzo, anche se una buona domanda – Dagli Usa arrivano segnali positivi per l’economia

Piazza Affari, montagne russe e finale positivo (+1,23%). Deludente l’asta Btp

Giornata all’insegna dell’incertezza per le Borse europee con finale in territorio positivo. Milano, in rosso per buona parte della giornata, ha chiuso con un rialzo dell’1,23%, mentre lo spread si è raffreddato a quota 361, scendendo in giornata a 357. Il rendimento del titolo decennale è al 5,39%. Imboccano la strada dei rialzi dopo diverse incertezze anche le altre piazze europee: Londra chiude a +1,34%, Parigi +0,99%, Francoforte +1,03%. La spinta arriva da Wall Street che parte in leggero rialzo e poi incrementa i guadagni dopo la conferma di ieri sera della ripresa americana da parte del Beige Book. Alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones guadagna l’1,17% e il Nasdaq l’1,26%. Ai mercati piacciono anche alcuni segnali in arrivo dall’economia Usa: i prezzi alla produzione che sono rimasti fermi e il commercio estero che ha registrato una riduzione del defici del Paese. Non è mancata qualche dato negativo che ha frenato la reazione dei listini: le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono salite a sorpresa di 13.000 unità a 380.000.

Ad appesantire i listini, soprattutto quelli periferici, è stato il crollo delle banche in Portogallo, che ha alimentato le tensioni sul Paese, per il quale i mercati temono sia necessario un nuovo round di aiuti e anche l’asta Btp che ha registrato rendimenti in deciso rialzo al 3,89% dal 2,76% nonostante una buona domanda. Non solo. Il bollettino Bce ha certificato i timori sulla crescita: la nuova fiammata degli spread è sempre più legata alle attese per la crescita. “L’aumento degli spread di Italia e Spagna nelle ultime settimane si è verificato sullo sfondo di una riconsiderazione delle prospettive per la crescita nell’area dell’euro”, ha scritto infatti la Bce notando “che nel complesso la fiducia dei mercati obbligazionari non ha recuperato completamente”.

In tensione sono finiti anche i titoli bancari italiani che però hanno chiuso per la maggior parte in territorio positivo. Conferma il rosso, il peggiore del Ftse Mib, Mps -1,43%. Si risolleva Ubi a +0,51 e anche Unicredi a +0,69%. A Piazza Cordusio si è trovata la quadra sul nuovo presidente: Giuseppe Vita, un altro manager ex Allianz che arriva ai vertici di uan delle più importanti banche italiane, dopo la poltrona di ad di intesa Sanpaolo occupata di recente da Enrico Cucchiani. Dopo una mattinata sofferta in linea al settore scatta Bpm in rialzo dell’8,52%. Sul Ftse Mib bene anche Enel Green Power +5,14%, Stm +4,74%, Fiat Industrial +3,89% e Ferragamo +3,62%. Rimangono in rosso nonostante lo scatto finale dei listini: oltre a Mps, A2A -0,97%, dove pesano le incertezze sul dossier Edison mentre domani i rappresentanti di Edf si recheranno alla Consob, Enel cede lo 0,80% mentre Snam chiude a -0,06%.

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