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Piazza Affari fallisce il rimbalzo: Atlantia e Mediaset ko

Dopo una buona partenza, la Borsa di Milano si spegne come gli altri listini europei e chiude in ribasso – Tracollo di Atlantia, che paga per il disastro di Genova, e di Mediaset, che sconta i pessimi conti della controllata spagnola – Boom di Saipem – Bene Unipol e Leonardo.

Piazza Affari fallisce il rimbalzo: Atlantia e Mediaset ko

La tragedia di Genova si abbatte anche su Piazza Affari che chiude con una perdita dello 0,3% e scende a 20.906 punti. Poco mossi gli altri listini europei, nonostante la parziale ripresa della lira turca e il positivo andamento di Wall Street, che interrompe la scia di 4 sedute negative per Dow e S&P 500. Apple, +0,2%, sembra indifferente alle minacce di Erdogan, per un boicottaggio dei prodotti elettronici Usa.

In Europa: Francoforte +0,02%, Parigi -0,16%, Madrid, -0,18%. Londra perde lo 0,39%, nel giorno di un nuovo attacco terroristico nella capitale e con il ministro degli esteri Jeremy Hunt che avverte: “Tutti devono prepararsi all’eventualità di una Brexit no-deal caotica”, se la Ue non cambierà atteggiamento.

È un Ferragosto difficile e Milano soffre, con Atlantia in calo del 5,39%. Il ponte Morandi, crollato oggi, appartiene infatti al tratto della A10 in gestione ad Autostrade per l’Italia, controllata dalla società dei Benetton. Nell’imminenza dei fatti il titolo viene sospeso per eccesso di ribasso, poi recupera leggermente. In coda al listino è Mediaset, -5,74%, con il report negativo di Morgan Stanley sulla controllata spagnola. Le banche falliscono il rimbalzo, le peggiori sono Mediobanca -2,62%, Banco Bpm -2,59%, Unicredit -2,04%. D’altra parte non si registra un netto miglioramento dello spread, anche se la tensione sulla carta italiana si allenta con l’attenuarsi della crisi turca e le rassicurazioni del governo per un impegno sulla stabilità delle finanze pubbliche e riduzione del rapporto tra debito e Pil. Il rendimento del decennale resta oltre il 3%, al 3,05 e il differenziale con il Bund si ferma a 271.80 punti (-1,13%).

In Piazza Affari le vendite sono parzialmente compensate dagli acquisti sui titoli petroliferi, nonostante il petrolio sia poco mosso, Brent +0,26%, 72,8 dollari al barile. Il migliore è Saipem, +3,85%, sostenuto anche dal giudizio positivo di Barclays. I conti trimestrali danno ancora slancio a Unipol +4,03% e Unipolsai +2,05%. Rimbalza Leonardo, +1,73%, dopo le recenti perdite. Bene Poste +1,05%.

La ripresa della lira turca, con il cambio che oggi si porta a 6,4 contro il dollaro, dopo aver superato ieri 7, non si riverbera sull’euro. La moneta unica risulta debole contro le principali valute e il cambio con il biglietto verde rimane ai minimi da un anno, sotto quota 1,14 a 1,135.

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