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Piazza Affari corre aspettando il piano Telecom

Seconda giornata consecutiva di rimbalzo per le Borse europee – A metà mattinata Piazza Affari guadagna più del 3% e riaggancia quota 17.000 punti – Draghi anticipa le linee del nuovo Qe – Il cda di Telecom Italia esamina i conti 2015 e martedì li presenta a Londra insieme al piano industriale: riflettori su Brasile, Inwit e Metroweb.

Piazza Affari corre aspettando il piano Telecom

Si annuncia fin dalle prime battute un’altra settimana rovente, vietata ai deboli di cuore. Le prime emozioni arrivano da Pechino: lo yuan ha messo a segno il rialzo più robusto dall’estate del 2005 sull’onda delle dichiarazioni della Banca centrale. Con un’intervista all’autorevole Caixin, il governatore dell’istituto centrale cinese, Zhou Xiaochuan, ha detto che per Pechino non esistono ragioni perché prosegua l’indebolimento dello yuan. La Cina, insomma, intende evitare la guerra tra le valute, specie nei confronti dello yen, scongiurando così, almeno per ora, nuovi tracolli. Sull’onda delle parole del banchiere stamane lo yuan risale dello 0,9%, mentre il fixing rimbalza ai massimi dal 5 gennaio scorso. Shanghai ha chiuso in lieve calo a -0,63%, ma Hong Kong segna il +3%. 

BORSE EUROPEE IN RIALZO

A metà mattinata Piazza Affari guadagna più del 3% e riaggancia quota 17.000 punti, dopo che da inizio anno l’indice Ftse Mib aveva perso il 23%. Risalgono anche gli altri listini europei: a metà mattinata Londra +1,8%, Francoforte +2,5%, Parigi sopra il 3%. Milano beneficia del solito traino delle banche, in grande recupero dopo la debacle delle ultime settimane. Comandano il listino, con guadagni tra il 6 e l’8%, Unipol, Banco Popolare, Mps, Bper e Bpm. In negativo, a metà mattinata nel paniere del Ftse Mib cedono qualcosa solo Italcementi e Tenaris.

FRANA IL PIL DEL GIAPPONE: 1,4%. MA FA BORSA FA BOOM

Grande agitazione a Tokyo: l’economia peggiora, ma la Borsa rimbalza del 7,16%. Stamane sono stati resi noti i dati del Pil 2015: -1,4%, un calo largamente superiore alle previsioni, giù improntate al pessimismo. Il mercato, reduce da una settimana pessima (-11%) ha però reagito con un forte rialzo: gli operatori danno per scontato l’arrivo a breve di un pacchetto di misure, non solo monetarie, per rilanciare l’Abenomics. In terreno positivo le altre piazze asiatiche, sull’onda della chiusura positiva di Wall Street, venerdì sera. L’oro è in calo a 1220 dollari (-1,4%). Il petrolio WTI è in calo dello 0,5% a 29,3 dollari, venerdì è salito del 12,4%. Euro in arretramento sul dollaro a 1,122 su dollaro.

DRAGHI ANTICIPA LE LINEE DEL NUOVO QE

L’appuntamento più importante di oggi sarà l’audizione di Mario Draghi al Parlamento europeo, l’occasione giusta per rilanciare la politica espansiva della Banca centrale e contrastare così le spinte centrifughe che minacciano l’Eurozona.

Il banchiere dovrà non solo confermare la prospettiva di un nuovo allentamento del costo del denaro, ma anche riaffermare la decisione di contrastare le tendenze centrifughe che minacciano l’Eurozona, confermate dalle tensioni sui prezzi: il Bund decennale tedesco è scivolato verso nuovi minimi a un rendimento dello 0,26%.

All’altro estremo il rendimento dei titoli del Portogallo, che ha deciso di varare una finanziaria senza attendere il via libera da Bruxelles, è schizzato venerdì mattina ad un massimo del 4,6% prima di chiudere al 4%, comunque su livelli più alti dal maggio 2012, prima del “whatever it takes” lanciato da Draghi a difesa dell’euro.

Il Btp ha chiuso all’1,64%, in marginale recupero rispetto al picco della settimana (1,71%). Sarà importante l’esito dell’asta tedesca di giovedì 17, quando verranno offerti 5 miliardi di decennali.

AL VIA LE NOZZE BPM- POPOLARE

Riflettori accesi sulle nozze annunciate tra Banco Popolare (+11% venerdì) e Pop.Milano (+8%), primo risultato positivo della drammatica stagione di riforme del credito. L’annuncio dell’operazione, secondo l’ad veronese Pier Francesco Saviotti, potrebbe arrivare nel prossimo weekend. “Stiamo lavorando per chiudere, ci vuole ancora un po’ di tempo, ma sono fiducioso”, ha detto il banchiere.

Ma non mancano gli ultimi ostacoli: l’autorità Ue hanno sollevato dubbi sulla governance a partire dai tempi biblici (tre anni) chiesti dalla Bpm. L’operazione comunque non richiederà un aumento di capitale. Si prevede una fusione quasi alla pari tra le due banche. Banco Popolare vale circa 2,56 miliardi di euro contro i 2,74 miliardi di B. Pop. Milano.

SAIPEM, PROVE DI RIPRESA DOPO L’AUMENTO TSUNAMI

Saipem si avvia ad archiviare un aumento di capitale effettuato sotto una pessima stella. Stamane verranno riofferti i diritti inoptati dell’operazione che ha visto la sottoscrizione dell’87,8% delle nuove azioni per un ammontare complessivo di 3,073 miliardi. Nel caso il nuovo appello ai soci venga disertato, il consorzio bancario di garanzia dovrà così caricarsi le restanti azioni per un valore totale di 427 milioni, per completare la raccolta prevista di 3,5 miliardi.

Sotto i riflettori Tenaris (+7,9%) dopo che una giuria della Banca Mondiale, nell’ambito di un arbitrato internazionale, ha ordinato al Venezuela di rimborsare 172,8 milioni di dollari alla società italo-argentina, leader mondiale nei tubi per l’industria petrolifera. La decisione è legata alla nazionalizzazione della divisione Matesi Materiales Siderurgicos decisa dal governo venezuelano, all’epoca guidato dal presidente Hugo Chavez.

TELECOM, PRONTO IL PIANO: BRASILE, INWIT E METROWEB IN AGENDA

Sotto i riflettori i conti di Telecom Italia. Oggi il Cda esamina il nuovo piano industriale al 2018 assieme ai risultati del quarto trimestre e dell’intero 2015, che saranno presentati domani a Londra alla comunità finanziaria. I dati, secondo l’analisi di Equita Sim, dovrebbero segnalare la stabilizzazione del mobile rispetto al calo dell’1,5% dei tre mesi precedente, oltre ad un lieve peggioramento di trend per il wireline dopo la flessione del 2,7% del terzo trimestre. Con riferimento al piano industriale, gli analisti prevedono una stabilizzazione dell’Ebitda domestico a partire da quest’anno con lieve crescita successiva. Ma è atteso un incremento del capex domestico a oltre 11 miliardi di euro, indipendentemente dallo sviluppo o meno della joint-venture con Metroweb.

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