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Piazza Affari brillante nel mese di impasse politico. Ad aprile il Ftse Mib è cresciuto del 9,32%

La crisi politica non ha avuto riflessi sul Ftse Mib – Anzi: l’indice ha registrato un balzo in avanti del 9,52% in aprile – Ecco chi ha vinto e chi ha perso durante tutto il mese – Il titolo che ha collezionato il maggiore rialzo è stato Milano Risparmio – Tra i peggiori, Edison Risparmio (-22,6%) e Rcs Mediagroup (-22,29%)

Piazza Affari brillante nel mese di impasse politico. Ad aprile il Ftse Mib è cresciuto del 9,32%

Nel mese in cui l’Italia è stata senza governo, Piazza Affari ha sorriso. L’indice di borsa Ftse Mib è infatti cresciuto del 9,32% nel mese di aprile. Ora il Governo di Enrico Letta è nato ed è operativo. Le misure che l’esecutivo promette di adottare riguardano la sospensione dell’imu e la rinuncia ad aumentare l’iva. Se da ogni parte del mondo c’è chi si chiede dove Letta troverà le risorse per coprire finanziariamente i punti del suo programma, i mercati e la Borsa danno invece – senza se e senza ma – fiducia al premier e al Paese. Non si preoccupano affatto dell’ipotesi, secondo alcuni molto probabile, che vedrebbe l’Italia rinunciare all’uscita dalla procedura comunitaria per eccesso di deficit. Rinuncia al rigore che sarebbe, per il nostro paese, una diretta conseguenza della copertura dei punti del governo (10 miliardi di euro).

Chi vince e chi perde nel mese di aprile. L’Italia, come paese in toto, vince sicuramente. Almeno in termini di clima finanziario. Lo spread è a quota —- e a momenti sembra quasi di essere tornati al clima pre crisi. In Borsa il vincitore assoluto del mese è Milano Risparmio con un rialzo del 39,06% rispetto alla fine di marzo; il gruppo assicurativo è anche al terzo posto nella classifica delle migliori performance da inizio anno (+85,19), preceduto da Dmail Group (+113,08%) e da Safilo Group (+88,21). Nonostante il trend positivo del titoli, il futuro di Milano Risparmio rimane incerto: la fusione con Fondiaria Sai e Unipol, e la conseguente nascita della nuova Unipol Sai, potrebbe creaare nuove prospettive per quella che l’ad di Unipol (Carlo Cimbri) ha definito “la piccola della classe, la Cenerentola del settore”. Fondiaria Sai, con +35,81%, si appropria del secondo posto della classifica deli maggiori rialzi del mese: complice il sempre maggiore interesse da parte degli investitori stranieri che vedono di buon occhio la fusione. Dopo Milano Risparmio e Fondiaria Sai, troviamo Iren (+34,92%), Rcs Mediagroup Risparmio (+34,55) e Metorios Capital (+29,63%).

Il titolo che si aggiudica la maglia nera del mese di aprile, con il maggiore ribasso, è Screen Service. Dalla fine di marzo il titolo ha perso il 35,96%: il gruppo sta affrontando una profonda crisi aziendale e all’inizio del mese ha avviato le trattative con i sindacati per “individuare – come si legge nel comunicato – le misure per la riduzione dei costi operativi”. Inoltre il gruppo ha fatto sapere che a maggio, per dodici mesi, potrebbe scattare il contratto di solidarietà per gestire 22 esuberi tra Brescia e Milano. Nella classifica dei peggiori dopo Screen Service, appare Seat Pagine Gialle Risparmio (-28,33%) ed Edison Risparmio (ribasso del 22,81%). A portare verso il basso il titolo azionario del gruppo energetico sono stati, in parte, i suoi risultati del primo trimestre dell’anno: le perdite sono triplicate (il risultato è stato negativo per 142 milioni di euro, nello stesso periodo del 2012 il rosso era di 51 milioni) e la colpa è stata soprattutto della contrazione della marginalità che sta spingendo Edison a rinegoziare i contratti. Dopo Edison Risparmio, nella classifica dei peggiori si assicurano un posto: Rcs Mediagroup (-22,66%) ed Enertronica (-19,33%).

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