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Piano di pace per Russia-Ucraina: offensiva diplomatica Usa per sostenere Zelensky ma Mosca frena

Blinken presenta al G7, Cina e Turchia, la bozza di piano di pace discussa nei giorni scorsi da Biden e Zelensky alla Casa Bianca: il piano definitivo sarà pronto a febbraio e pubblicizzato il 24 nell’anniversario dell’invasione russa

Piano di pace per Russia-Ucraina: offensiva diplomatica Usa per sostenere Zelensky ma Mosca frena

Il Presidente Zelensky lavora a un piano di pace per porre fine alla guerra in Ucraina. “Sarebbe ingenuo aspettare passi verso la pace dalla Russia, che si diverte ad essere uno Stato terrorista”, ha detto il presidente ucraino. “Il ripristino dell’ordine legale internazionale è il nostro compito comune”. L’intenzione di Zelensky, stando al Wall Street Journal, che cita diplomatici Ue e ucraini, sarebbe di presentarlo intorno al 24 febbraio prossimo, primo anniversario dell’invasione russa. Fino a quella data, però l’idea di Kiev è massimizzare le sue riconquiste territoriali con “più vittorie possibili”, per poi presentarsi più forti ad un eventuale tavolo negoziale.

Tuttavia, per quanto si possa parlare di pace, per ottenerla bisogna essere in due. E il Cremlino sottolinea come “Kiev non tenga conto della realtà attuale” e che a loro non risulta che da parte ucraina, e di conseguenza di Zelensky, ci sia alcun piano di pace.

“Posso solo dirvi che stiamo valutando ciò che ha proposto” Zelensky, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa Antony J. Blinken, secondo cui la formula di Kiev è “un buon inizio”, ma senza specificare quanto tempo ci vorrà a Stati Uniti e Ucraina per valutare congiuntamente il piano di pace.

Il piano di pace di Zelensky

ll piano in dieci punti, come scrive Repubblica, richiede sicurezza nucleare e radioattiva, sicurezza alimentare, sicurezza energetica, rilascio di tutti i prigionieri e deportati, integrità territoriale, ritiro delle forze russe e cessate il fuoco, giustizia per i crimini di guerra commessi, valutazione e compensazione dei danni ecologici subiti, prevenzione di una futura escalation, e quindi la fine della guerra in maniera giusta e durevole.

Queste idee sono state riviste con Biden, e giovedì Blinken ha rivelato di averle discusse con i colleghi del G7: “Stiamo studiando cosa ha proposto il presidente ucraino. Ho appena parlato con i nostri partner del G7, e questa è una delle cose discusse”. Quindi ha chiarito: “Nessuno la vuole più di Zelensky e il suo popolo, loro stanno soffrendo per l’aggressione. Però deve essere equa e durevole”, una pace “giusta significa non ratificare semplicemente la conquista del territorio di un paese da parte di un altro con la forza, e durevole che regga, non mettendo l’Ucraina nella condizione che la Russia possa ripetere quanto ha fatto tra un mese, sei mesi o un anno”.

Piano di pace Zelensky: prove di disgelo tra Stati Uniti e Cina

Il presidente ucraino Zelensky aveva lasciato da poco Washington, quando il Segretario di Stato Blinken ha chiamato il suo omologo cinese Wang Yi. Al centro della telefonata la necessità di “mantenere aperte le linee di comunicazione e di gestire responsabilmente le relazioni” tra le due superpotenze. Il Segretario americano ha inoltre espresso preoccupazione per la guerra della Russia contro l’Ucraina e per le minacce che essa pone alla sicurezza globale e alla stabilità economica, ma anche per la situazione del Covid-19 in Cina.

Non si tratta ancora un’intesa dichiarata e molti fattori possono far saltare “l’armonia” di Bali, da Taiwan a TikTok, ma per la prima volta i due Paesi sembrano tracciare una rotta comune, almeno per quanto riguarda la guerra in Ucraina.

Anno nuovo, atmosfera nuova nelle relazioni Usa-Cina

Con una nota di ottimismo, Wang ha affermato che il nuovo anno “dovrebbe avere una nuova atmosfera” nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. “I due Paesi e la popolazione mondiale sperano che le relazioni sino-statunitensi smettano di precipitare e si riprendano”, ha dichiarato durante la telefonata.

Ognuno gioca una partita diversa. Prima di Bali, Xi ha accolto a Pechino il cancelliere tedesco Olaf Scholz per chiedere a “Germania ed Europa di facilitare i negoziati” Ucraina-Russia e poi, durante un vertice multilaterale in Uzbekistan con Putin, ha ribadito alla volta di Mosca il “no” all’uso dell’arma nucleare. A settembre, lo stesso Putin ha riconosciuto che Pechino aveva espresso “domande” e “preoccupazioni” sulla guerra in Ucraina dopo il suo incontro con Xi.

La Cina dal canto suo vorrebbe far capire a Putin che la sua via d’uscita dalla disastrosa guerra non è inviare al fronte altri soldati ma fermare i combattimenti e tentare di salvare ciò che resta dell’economia russa. Biden, sul fronte opposto, accoglie Zelensky, gli “dona” i missili Patriot per proteggere i cieli ucraini ma poi gli chiede di affrontare una “pace giusta”, che sia accettabile anche da Mosca.

Nello scacchiere internazionale, spicca la scelta della Cina di alzare il suo profilo nella guerra Russia Ucraina. “Siamo sempre stati dalla parte della pace e vogliamo adesso giocare un ruolo costruttivo”, ha detto Wang Yi a Blinken.

Il Covid in Cina

Mentre i casi di Coronavirus aumentano in Cina, il segretario di Stato americano “ha sottolineato l’importanza della trasparenza per la comunità internazionale”. Un monito in ricordo della gestione dell’epidemia da parte di Pechino nel 2020, quando la cosa venne nascosta al mondo. Come sappiamo, il dragone è alle prese con un enorme aumento dei casi Covid dopo aver rimosso la politica zero-covid di fronte al malcontento diffuso. Una mossa che sta costando parecchio alla Cina anche se ufficialmente è stata dichiarata una manciata di decessi.

Blinken ha detto che gli Usa sono pronti a fornire assistenza alla Cina per quanto riguarda i vaccini, ma ha osservato che Pechino non ha mai chiesto nessun tipo di aiuto. “Vogliamo che la Cina tenga sotto controllo l’epidemia”, ma la Repubblica popolare cinese risponde indirettamente con un “no grazie”, le scorte di vaccini “sono generalmente in grado di soddisfare la domanda”.

Cina: “Stop bullismo Usa, non puntateci coltello contro”

Durante la telefonata non sono mancate di certo accuse da parte di entrambi.

”Stop al bullismo unilaterale contro la Cina” da parte degli Stati Uniti, che ”mentre dicono di cercare il dialogo puntano il coltello” contro Pechino. È quanto ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel corso di una conversazione telefonica con il segretario di Stato americano Antony Blinken, invitandolo a mettere in atto le strategie discusse tra il Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Bali, in Indonesia. ”Gli Stati Uniti non dovrebbero invocare il dialogo e allo stesso tempo contenere la Cina, parlare di cooperazione, ma puntare il coltello contro la Cina. Questo non è gestire le controversie, ma intensificare i conflitti”, ha detto Wang. ”La Cina continuerà a difendere la propria sovranità e gli interessi per lo sviluppo. Gli Stati Uniti devono prestare attenzione alle preoccupazioni giustificate della Cina e smettere di cercare di contenerla. E soprattutto non sfidare le linee rosse della Cina”, ha aggiunto.

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