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Piano Biden spinge Wall Street, oro e petrolio sugli scudi

Borse a due velocità: l’approvazione del piano Biden sulle infrastrutture dà smalto a Wall Street mentre le Borse europee sono più deboli – A Piazza Affari vendite su Tim ma l’attesa per il Cda di giovedì resta alta – Accoglienza tiepida per il Btp Futura

Piano Biden spinge Wall Street, oro e petrolio sugli scudi

L’avvio di settimana è poco mosso per le Borse europee, che chiudono miste dopo la corsa della scorsa ottava. Riparte tonica invece Wall Street, spinta dall’approvazione alla Camera del pacchetto per infrastrutture da oltre mille miliardi di dollari e dalle parole del vicepresidente della Fed Richard Clarida, secondo il quale le condizioni per un rialzo dei tassi potranno essere raggiunte solo a fine 2022. Viaggia in retromarcia Tesla, con Elon Musk che potrebbe vendere il 10% delle sue azioni dopo aver condotto un sondaggio su Twitter.

In Europa Milano perde lo 0,3% e scende a 27.711 punti, mantenendosi sempre sui massimi dal 2008. Francoforte è piatta, mentre la Germania sta affrontando un’ondata di contagi da Covid come mai prima; è incolore Londra. Segno meno per Madrid -0,61% e Amsterdam -0,26%; si salva Parigi +0,1%.

Sul mercato valutario l’euro è in ripresa contro dollaro e tratta in progresso avvicinandosi a 1,16, nel giorno in cui il capo economista della Bce, Philip Lane, ribadisce la transitorietà dell’inflazione nell’area e sottolinea che “sarebbe controproducente inasprire la politica monetaria nella congiuntura attuale”.

Corrono le monete digitali, come il Bitcoin che oltrepassa i 66.300 dollari (+7%) ed Eutheram 4.772,4 (+3,76%), ai massimi di sempre.

Tra le materie prime è in progresso l’oro: lo spot gold vale circa 1823,3 dollari l’oncia (+0,3%).

 Sono ben comprati i future del petrolio: Brent, +0,6%, 83,25 dollari al barile; Wti +0,6%; 81,77 dollari al barile. L’oro nero guarda con favore al passaggio al Congresso Usa del disegno di spesa per infrastrutture e a tutto ciò che sostiene la ripresa economica e quindi la domanda di carburante. La Cina per altro ha registrato un rallentamento delle esportazioni in ottobre, ma in misura inferiore alle attese grazie a un aumento della domanda globale in vista della stagione natalizia e al miglioramento della situazione nelle catene di approvvigionamento colpite dalla pandemia. Inoltre, nella tarda giornata di venerdì, l’Arabia Saudita ha incrementato il prezzo del benchmark del greggio per i clienti dell’Asia per il mese di dicembre, superando le attese di mercato.

Un riflesso dei temi globali brilla anche in Piazza Affari, dove Buzzi Unicem guida il Ftse Mib con un incremento del 3,36%, nell’attesa di nuove commesse dagli Usa grazie al piano infrastrutturale quinquennale. La società venerdì ha mostrato anche conti trimestrali migliori del previsto, sostenuti proprio dal mercato americano. Per Equita Sim, Buzzi, che negli Stati Uniti nel 2020 ha generato il 57% dell’ebitda, vedrà i benefici del piano di Joe Biden a partire dal 2023.

Tra i petroliferi si conferma in denaro Tenaris, +2,68%, dopo la  promozione di JP Morgan che ha portato il titolo a ‘overweight’ da ‘neutral’ con un target price di 33 dollari da 23 dollari. 

Bene Inwit +1,27%, su cui Mediobanca Securities ha confermato l’outperform dopo i conti, e Banca Generali +1,42%, che aggiorna i massimi storici e supera per la prima volta i 5 miliardi di capitalizzazione in Borsa. Seduta in rialzo per Stm +1,38 e Leonardo +0,55%, che intende rilanciare la divisione Aerostrutture, mentre i giornali indiani scrivono che il paese ha revocato il divieto a fare accordi commerciali con la società italiana.

Il rosso è acceso per Nexi -2,95%. Si sgonfia Telecom, -2,23%, dopo il rally della scorsa settimana a seguito di indiscrezioni su una possibile riapertura del dossier sulla rete unica e sull’interesse di Kkr per un ulteriore investimento negli asset di rete fissa. Hsbc ha retrocesso il titolo a “reduce” da “hold” con prezzo obiettivo a 0,28 euro da 0,40. Registrano perdite Enel -1,11% e Pirelli -111%.

Deboli le banche, in particolare Banco Bpm -2,21%. Fa eccezione Intesa +0,36%, mentre Bper limita i danni allo 0,44% dopo la presentazione dei conti del trimestre di venerdì.

Fuori dal paniere principale vola Geox, +13,43%, che tocca i massimi da quasi due anni. Forte Mondadori in salita del 3,37% dopo il via libera dell’Antitrust all’acquisizione di De Agostini Scuola.

Tra i titoli che possono trarre beneficio dal piano Usa: Salcef, +4,83%, che sale nuovi massimi storici; Webuild, +5,07%, avvantaggiata anche dalla pronuncia della Corte di Cassazione che ha concluso il procedimento di concordato nell’ambito del quale la società ha rilevato Astaldi. Bene Somec (+1,67%) dopo che ha acquisito una commessa da 45 milioni di dollari per sviluppare la facciata esterna del quartier generale di Rolex, sulla Fifth Avenue a New York.

Chiude in verde il secondario, dove lo spread tra decennale italiano e tedesco scende a 113 punti base, con un tasso del Btp a +0,84%. Moody’s venerdì ha lasciato invariato il rating dell’Italia.
Intanto è partito il collocamento del nuovo Btp Futura al 2033 che, dopo il primo giorno di collocamentoregistra  ordini per circa 960 milioni di euro e oltre 27.500 contratti. Alla stessa ora di il Btp Futura di aprile aveva ottenuto richieste per circa 2,05 miliardi di euro.

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