Chevron manda in archivio il terzo trimestre con utili in netto calo rispetto ai tre mesi precedenti, ben al di sotto delle stime degli analisti. Il gruppo petrolifero statunitense ha registrato una contrazione della produzione, ma tra le cause dell’insuccesso figurano anche i prezzi del petrolio in discesa e il debole contributo delle raffinerie americane, in particolare quelle in California, colpite da un incendio.
Gli utili netti si sono attestati a 5,25 miliardi di dollari, contro i 7,83 dello stesso periodo dell’anno scorso. In termini di utile per azione, il valore è di 2,69 dollari, in calo dai 3,92 del terzo trimestre 2011. Il risultato è inferiore alla stina del mercato che, secondo una media calcolata da FactSet, prevedeva un dato pari a 2,83 dollari per titolo.
Nella sola produzione di gas e petrolio, gli utili hanno segnato una contrazione del 17%, a 5,1 miliardi di dollari. Per quanto riguarda le attività da raffinerie, la contrazione è stata del 65% a 689 milioni di dollari.
Anche i ricavi hanno registrato una flessione, attestandosi a 58 miliardi di dollari, da 64,4 miliardi. Su scala globale, la produzione di petrolio è scesa a 2,5 milioni di barili al giorno, da 2,60 milioni.
Nel quarto trimestre però il gruppo si aspetta un dato superiore a quello messo a segno nei tre mesi precedenti, grazie alla ripresa delle attività nel Golfo del Messico, sospese a causa dell’uragano Isaac.
