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Petrolio e gas: Saipem firma nuovo contratto da 300 milioni, Eni e BP danno il via alla joint venture Angola

A Saipem il trasporto e l’installazione di una gas pipeline che connetterà quattro pozzi in Sicilia – Eni e BP si uniscono in Angola dando vita alla joint venture Azule Energy

Petrolio e gas: Saipem firma nuovo contratto da 300 milioni, Eni e BP danno il via alla joint venture Angola

Saipem si è aggiudicata un contratto E&C offshore da Enimed, società del gruppo Eni, per il trasporto e l’installazione di una gas pipeline che connetterà i quattro pozzi dei campi di Argo e Cassiopea alla costa siciliana. L’accordo ha un valore di circa 300 milioni di euro. La pipeline sarà lunga 60 km e raggiungerà una profondità massima di 660 metri

Il progetto Cassiopea, si legge in una nota, “rappresenta un’infrastruttura strategica nel panorama energetico nazionale, recentemente colpito dal deteriorato scenario geo-politico”.

All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Saipem, che pure aveva iniziato la seduta in territorio più che positivo, perde il 3,8%, a 0,8116 euro.

Nasce Azule Energy, joint venture tra Eni e BP

Intanto, in Angola nasce Azule Energy, la nuova joint venture indipendente e paritetica che unisce i business di BP e di Eni. La nuova società è “il più grande produttore indipendente di petrolio e gas dell’Angola”, si legge in una nota.

Azule Energy “detiene 2 miliardi di barili equivalenti di risorse nette, e raggiungerà circa 250.000 barili di olio equivalenti al giorno di produzione equity di petrolio e gas nei prossimi 5 anni – prosegue la nota – Detiene partecipazioni in 16 licenze (di cui 6 blocchi esplorativi) e in Angola LNG JV. Azule Energy rileverà inoltre la quota di Eni in Solenova, società solare partecipata congiuntamente da Sonangol, e la collaborazione nella Raffineria di Luanda”.

Azule Energy sarà guidata da un board di sei persone composto da tre rappresentanti di Eni e tre di BP, in linea con le quote di proprietà della società.

Tutto il personale di BP Angola e di Eni Angola è entrato a far parte di Azule Energy. Eni e BP “prevedono anche che il nuovo modello operativo integrato e indipendente di Azule Energy porterà a significativi risparmi sui costi, principalmente grazie a sinergie operative nella logistica e nella tecnologia”.

Adriano Mongini, ceo di Azule Energy, ha detto che, “con disciplina finanziaria e focus su HSE”, la nuova joint venture “massimizzerà il valore degli asset a beneficio dell’Angola e degli azionisti”.

Azule Energy conta su una serie di nuovi progetti che entreranno in produzione nei prossimi anni, tra cui quelli petroliferi Agogo Full Field e PAJ rispettivamente nei blocchi 15/06 e 31, e il New Gas Consortium (NGC), il primo progetto di gas non associato nel paese, che sosterrà il fabbisogno energetico dell’economia in crescita dell’Angola e rafforzerà il suo ruolo di esportatore globale di GNL. La JV detiene anche una superficie esplorativa di oltre 30mila chilometri quadrati nei bacini dell’Angola, che consentirà di fare leva sulla vicinanza con le infrastrutture esistenti.

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