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Per Lagarde (Fmi) ci sono meno di tre mesi per salvare l’euro e l’Italia torna nella bufera

Italia di nuovo sotto pressione: btp, spread, banche, assicurazioni e Borsa nel mirino della speculazione – Tassi oltre il 6% – Monti chiede e ottiene compattezza dalle forze politiche nel vertice di Palazzo Chigi ed esclude la richiesta di aiuti alla Ue – Secondo la Lagarde e Soros in estate si deciderà la sorte della moneta unica – Milano apre positiva.

Per Lagarde (Fmi) ci sono meno di tre mesi per salvare l’euro e l’Italia torna nella bufera

Secondo George Soros “la Ue ha un margine di tre mesi per correggere i propri errori e invertire l’attuale inerzia”. Il direttore del Fmi, Christine Lagarde, rincara la dose: “Per salvare la moneta unica le istituzioni europee hanno meno di tre mesi” .

L’Italia resta nel mirino della speculazione. In una giornata di moderati rialzi per tutte le Borse europee, l’indice FtseMib di Piazza Affari ha chiuso in calo dello 0,7%, in recupero dopo essere precipitato nel pomeriggio a -2,5%. La Borsa di Londra è salita dello 0,7%, Parigi +0,1%, Francoforte +0,3%.

La pressione è rimasta alta per tutto il giorno sui titoli di Stato: il rendimento del Btp decennale è salito dal 6,01% di ieri sera al 6,14%, lo spread con il Bund è a 471 punti base. Nel mirino anche il Bono decennale spagnolo, che in giornata ha segnato il rendimento massimo da quando esiste l’euro al 6,80%, per poi ridiscendere nel finale al 6,65%. Spread a 522 punti.

L’euro non si è mosso granché e in serata è invariato contro il dollaro a 1,247.

Intorno alle 18,30 il Dow Jones sale dello 0,8%, lo Standard & Poor’s 500 dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,7%.

Dopo la decisione della Spagna di chiedere alla Ue 100 miliardi di aiuti per salvare le banche, la speculazione che mira alla disintegrazione dell’euro si è ulteriormente rinvigorita e nel mirino c’è il mercato finanziario italiano, le banche, le assicurazioni, i titoli di Stato.

Nonostante le dichiarazioni di oggi di esponenti di Fitch e di S&P sulla solidità delle banche italiane, la cui situazione non è paragonabile alle banche, le vendite hanno colpito in Borsa soprattutto i titoli del credito: Intesa è scesa del 3,7%, Unicredit -3,9%, Banco Popolare -1,8%, Ubi -2,8%, MontePaschi -5,8%. Popolare dell’Emilia è scesa del 3,4%. Mediolanum ha perso il 4,9%.

Le tensioni non sono mancate: il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha criticato seccamente le parole con cui la ministra delle Finanze austriaca ha accennato oggi alla possibilità che l’Italia ricorra a un piano di salvataggio europeo. “Siccome considero del tutto inappropriato che un ministro delle Finanze di uno Stato membro dell’Unione commenti in questo modo la situazione di un altro Stato membro, mi astengo dal commentare a mia volta le parole del suddetto ministro”, ha detto Monti in riferimento alle parole di Maria Fekter.

In un’intervista alla televisione austriaca, la ministra aveva detto che “può essere che l’Italia possa anche chiedere un aiuto visti i tassi elevati che paga già per rifinanziarsi sul mercato”. Successivamente la Fekter ha cercato di raddrizzare il tiro dicendo che “non abbiamo indicazioni che l’Italia farà una richiesta. Non vedo questo”.

Anche Fitch ha gettato secchiate d’acqua per spegnere l’incendio che rischia di attaccare il settore finanziario italiano. La situazione della banche italiane è molto diversa da quelle delle banche spagnole, di cui è stato annunciato il salvataggio, con un prestito fino a 100 miliardi di euro, da parte dell’Unione europea. Lo ha detto il direttore del dipartimento dei rating sovrani di Fitch Ed Parker. “Le banche italiane non hanno avuto un boom del credito e una bolla immobiliare… quindi non vediamo questo tipo di problemi in Italia” ha spiegato Parker, secondo cui il bailout delle banche spagnole non ha un impatto diretto su altri Paesi, Italia compresa.

Tornando a Piazza Affari, Generali ha recuperato chiudendo in parità.

Nel settore industriale Fiat Industrial è scesa dell’1,5% sulle indiscrezioni secondo cui il gruppo starebbe studiando un’offerta per acquistare il produttore americano di camion Navistar. Fiat ha perso l’1,2%.

In calo Finmeccanica -0,8%, StM ha perso lo 0,2% nonostante le notizie positive sull’andamento del mercato dei chip fornite dalla concorrente Texas Instruments.

Fra le utility ha sofferto A2A -1,6%. In ribasso per tutta la mattina, Enel Green Power ha chiuso positiva (+0,3%), Enel invariata.

In rialzo Lottomatica +1,2% e Diasorin +2%.

Fra le mid cap, è salita Hera in rialzo del 2,4%, sostenuta dalla nuova raccomandazione buy di Citigroup. Forte discesa di Piaggio -6,8%, dopo che Equita ha tolto il titolo dal suo portafoglio mid cap. Landi Renzo è caduta in ribasso del 10%.

C’è grande attesa per il destino della galassia Ligresti mentre in serata è ancora in corso l’assemblea della holding Premafin -1,7%.FondiariaSai è scesa del 4,8%, Milano Assicurazioni -4,8%, Unipol -5%.

Via libera degli azionisti di Seat Pagine Gialle alla fusione per incorporazione di Lighthouse. L’operazione approvata oggi è funzionale alla ristrutturazione finanziaria che dovrebbe concludersi tra settembre e ottobre e che porterà Lighthouse ad acquisire l’88% circa della società. Il restante capitale sarà suddiviso per il 5,9% tra i fondi storici che detengono Seat e il 6,1% di flottante.

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