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Per il Milan a Parma arriva l’ora della verità

Proprio a Parma a casa del suo allenatore, Stefano Pioli, per il Milan arriva il momento della verità: o torna a vincere o rischia di compromettere l’ingresso in Champions. Ma il Parma non può fare sconti perché si gioca le ultime speranze di salvezza

Per il Milan a Parma arriva l’ora della verità

Il momento della verità. Per il Milan è arrivata l’ora di decidere cosa vuol fare da grande: dopo il rendimento super della prima parte e gli alti (pochi) e bassi (tanti) della seconda, infatti, è tempo di fare una media e puntare al vero obiettivo della stagione, ovvero la qualificazione in Champions League. In questo senso le prossime tre partite, a cominciare da quella odierna di Parma (ore 18), rappresentano uno step da non fallire, pena rischiare di essere risucchiati verso il basso dalle agguerritissime inseguitrici. Del resto la classifica è troppo corta per crogiolarsi su un secondo posto importante, eppure ancora instabile: dal piazzamento d’argento al quinto del Napoli, infatti, ci sono solo 4 punti, senza dimenticare le due romane, leggermente più indietro ma comunque in corsa. Parma, Genoa e Sassuolo possono rappresentare uno scatto quasi decisivo verso la Champions, ma anche una clamorosa frenata che renderebbe poi le ultime giornate (Lazio, Juventus e Atalanta, giusto per citare gli scontri diretti) così delicate da far perdere il sonno, oltre che tante certezze in chiave futura.

Il Milan del 2020 avrebbe già chiuso ogni discorso, quello del 2021 invece non sarebbe nemmeno nelle prime quattro: urge tornare a correre, altrimenti la beffa di non andare in Champions dopo essere stati in testa per 22 giornate potrebbe diventare realtà. “Conta solo la partita di Parma che è da affrontare nel miglior modo possibile – ha glissato Pioli -. Dobbiamo fare meglio della gara con la Sampdoria, consapevoli degli errori commessi ma anche delle nostre qualità. Il Parma è una squadra fisica e veloce, difficile da affrontare, ma ci siamo preparati. Ho apprezzato la concentrazione della squadra nel raggiungere l’obiettivo, oltre che il fatto di essere delusa dalla prestazione non all’altezza. Però bisogna andare oltre, abbiamo capito gli errori commessi e non vogliamo ripeterli nuovamente”. Il tecnico sa bene che, arrivati a questo punto, l’aspetto mentale diventa quasi più importante di quello fisico, ragion per cui sta cercando di proteggere il gruppo da tutte le polemiche esterne, figlie in particolare delle vicende di mercato. Il rinnovo di Donnarumma tiene banco da giorni sulle pagine sportive di tv, siti e giornali, così come quelli di Calhanoglu, Romagnoli (in settimana si è parlato di uno scambio con Bernardeschi), Kessié e Calabria, senza dimenticare Ibrahimovic (qui la fumata bianca è davvero vicina) e Mandzukic.

Difficile, in casi come questi, tenere la mente sgombra e pensare solo al campo, ma il Milan deve riuscirci: conquistare la Champions, del resto, può far comodo anche in sede di trattative. “I giocatori in scadenza li vedo sereni, tutti stiamo pensando al campo e a nient’altro – ha spiegato Pioli -. Sappiamo che il percorso non è facile, non siamo ancora dei vincenti ma stiamo combattendo per diventarlo presto”. Insomma, prima i risultati sul campo e poi, eventualmente, le richieste economiche. A confortare la vigilia rossonera il ruolino quasi impeccabile tenuto in trasferta (12 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta in 14 gare), che permette di affrontare con un pizzico di serenità in più la sfida di Parma, contro una squadra sì penultima, ma apparsa in grande crescita e ancora viva in chiave salvezza. Pioli deve fare a meno di Romagnoli e Calabria, per il resto però, dopo mesi d’emergenza, può finalmente contare su una rosa quasi al completo, che gli permette di scegliere in base allo stato di forma e non alla sola necessità. Il 4-2-3-1 rossonero vedrà così Donnarumma in porta, Dalot, Kjaer, Tomori e Hernandez in difesa, Bennacer e Kessié a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic alle spalle dell’unica punta Ibrahimovic, lui sì vicinissimo al rinnovo di contratto.

D’Aversa, reduce dal pareggio di Benevento, cercherà invece punti pesantissimi in chiave salvezza con un 4-3-3 con Sepe tra i pali, Conti, Bani, Gagliolo e Pezzella nel reparto arretrato, Kucka, Hernani e Kurtic in mediana, Man, Pellé e Gervinho in attacco.

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