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Pensioni: inflazione sotto zero e rivalutazioni bloccate

Si fa sempre più concreta l’ipotesi dello stop agli aumenti per le pensioni per il 2016 – Dietro a questa eventualità c’è il dato negativo dell’indice Foi, usato per adeguare periodicamente pensioni e canoni d’affitto – Potrebbe anche accadere per i pensionati sotto i 1500 euro di perdere addirittura qualche euro sull’assegno di gennaio 2016

Pensioni: inflazione sotto zero e rivalutazioni bloccate

L’inflazione sotto lo zero potrebbe bloccare la rivalutazione delle pensioni per il prossimo anno. Infatti, andando a vedere l’indice Foi, che è l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi, adoperato da Istat per adeguare periodicamente i valori monetari come i canoni di locazione e, appunto, le pensioni, si nota come a settembre la variazione percentuale sia ancora negativa di 0,1 punti.

Entro le prossime tre settimane il Governo dovrà indicare il tasso provvisorio di perequazione per il prossimo anno che si ricava dai primi 9 mesi dell’indice Foi. Se l’esecutivo dovesse decidere di prendere il dato Istat di settembre, potrebbe addirittura accadere che il prossimo anno i pensionati percepiranno qualche euro in meno di pensione. Difficilmente, però, verrà presa una decisione del genere visto che la legge del 1992 relativa alla perequazione si lega esclusivamente agli aumenti e non alle diminuzioni in termini percentuali.

Tuttavia, come scrive Luca Cifoni sul Messaggero, potrebbe accadere che i pensionati vedranno qualche euro in meno per il mese di gennaio del prossimo anno. Perché? Il motivo è dietro al dato sulla rivalutazione definitiva per il 2015. A inizio di quest’anno era stato calcolato un +0,3% totale per le pensioni più basse ma i prezzi sono cresciuti con una variazione ancora più bassa fermandosi allo 0,2%. Da qui, dunque, la possibilità che le pensioni per il primo mese siano un po’ più basse come nel caso dei pensionati con un assegno lordo di 1000 euro mensili che dovrebbero perdere 13 euro a gennaio.

Diverso il caso per chi incassa un assegno pensionistico superiore a tre volte il minimo (circa 1500 euro). Per loro, invece, ci sarà qualche euro in più rispetto a quanto incassato adesso per via della decisione della Consulta che ha annullato il blocco delle rivalutazioni attuato dal Governo Monti. Dunque, anche nel 2016 i pensionati, con assegno superiore tre volte il minimo, avranno qualche euro in più ricevendo parte della rivalutazione del 2012 e del 2013. 

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