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Pd, Bersani shock: “La scissione c’è già”

A 24 ore di distanza dalla Direzione Pd, Pier Luigi Bersani attacca: “La scissione nel Pd è già avvenuta” – In dubbio la presenza dell’ex segretario all’assemblea nazionale che darà il via al congresso.

Pd, Bersani shock: “La scissione c’è già”

Sembrava che con la direzione del Pd del 13 febbraio Matteo Renzi fosse riuscito a scongiurare l’allarme relativo alla possibile scissione interna grazie all’apertura del congresso anticipato che verrà sancita ufficialmente nell’assemblea che si terrà il prossimo weekend.

E invece a meno di 24 ore di distanza, Pier Luigi Bersani decide inaspettatamente di rispondere alle parole del segretario del Partito Democratico, che aveva parlato di “ricatto morale”, in maniera molto dura, segno che forse ormai la situazione è definitamente sfuggita di mano a tutti. 

L’ex Premier ieri è stato chiaro, affermando che:  “In questo quadro il più grande partito della sinistra europea che fa? Discute della scissione e su quali basi? Se il segretario non farà il congresso prima delle elezioni sarà scissione? È un ricatto morale. È buon senso da parte di chi ha responsabilità di conduzione di una comunità accettare l’invito al congresso prima delle elezioni. Io non voglio scissioni, ma se scissione deve essere, che sia una scissione senza alibi”. 

Parlando con i giornalisti presenti al Transatlantico, Pier Luigi Bersani passa al contrattacco: “La scissione è già avvenuta. E io mi chiedo come possiamo recuperare quella gente lì”, aggiunge. L’ex segretario dei democratici non nasconde la sua delusione nei confronti delle decisioni prese da Renzi: “Da Renzi dopo averlo sentito ieri non me lo aspetto. Ma da chi è intorno a lui sì. Chi ha buonsenso è il momento che ce lo metta perché siamo a un bivio totale e andiamo incontro a problemi molto seri”.

Il Pd dunque, nonostante tutto, è più spaccato che mai. Per evitare la scissione definiva, secondo il leader della minoranza, è ormai rimasta un’unica strada da seguire: avviare una discussione allo scopo di “correggere la linea politica” del partito. Sarebbe meglio che il congresso, spiega Bersani, “iniziasse a giugno”. In questo contesto il partito dovrebbe impegnarsi per garantire la sopravvivenza del Governo, permettendogli di arrivare a fine legislatura. “Se perdiamo questo treno andiamo incontro a una roba sgradevole”, conclude il leader dem. “Non accetto che siamo un partito che lascia un punto interrogativo su quello che facciamo, stiamo parlando di far dimettere Gentiloni in streaming. Non è possibile”.

Non solo, perché in base alle dichiarazioni rilasciate poche ore fa, non è detto neanche che l’ex segretario si presenti all’assemblea nazionale prevista per questo weekend: “Penso di sì, ma stiamo aspettando una riflessione”.

Intanto oggi a Milano l’ex sindaco del capoluogo lombardo Giuliano Pisapia ha presentato il suo nuovo movimento politico “Campo Progressista”. All’evento ha presenziato anche Bruno Tabacci, presidente di Centro democratico (alleato del Pd), già assessore al Bilancio della giunta Pisapia: “Giuliano Pisapia è il nuovo Romano Prodi. È inclusivo, sa unire e mobilitare su un progetto serio”

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