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Pazza Borsa: rivaluta Draghi e va a razzo – Piazza Affari superstar: +6,3% – Lo spread scende a 462

I mercati ripensano la linea Draghi e apprezzano gli interventi antispread – Troppo semplice per non pensare al predominio della speculazione e dell’algofinanza – A Piazza Affari le banche volano (Mediolanum +16%, Intesa +11%, Bper +10%), il Ftse Mib guadagna il 6,3% e lo spread Btp-Bund scende a quota 462 – Bene anche i listini europei

Pazza Borsa: rivaluta Draghi e va a razzo – Piazza Affari superstar: +6,3% – Lo spread scende a 462

I MERCATI SI PENTONO E PREMIANO DRAGHI

MEDAGLIA D’ORO PER INTESA E MEDIOLANUM

Per l’occupazione Usa è andata meglio del previsto: 163 mila nuovi posti contro i 100 mila previsti dagli analisti. Dopo la pubblicazione del dato Wall Street è partita a razzo: il Dow Jones guadagna l’1,77%, , il Nasdaq il 2,14, e lo S&P 500 l’1,40%, a 1.384,22. Il petrolio e’ in rialzo: i future a settembre avanzano di 81 centesimi a 90 dollari al barile.

Da rilevare le oscillazioni da brivido di Knight Capital + 23% dopo aver bruciato in due giorni circa l’80% del valore. La società di intermediazione finanziaria ha accusato una perdita di 440 milioni di dollari, causata da un errore tecnico nel trading, e ha dovuto ridurre il capitale. La società sarà ora costretta a cercare nuovi finanziamenti. Ma, a giudicare dalla reazione, li troverà. Le Borse europee proseguono in forte rialzo. Piazza Affari, la migliore, è letteralmente volata oltre quota 14 mila. L’indice Ftse Mib ha toccato un rialzo del 6,3 a quota 14.095 % grazie ai titoli finanziari in piena ripresa. Segue Madrid che guadagna il 5,62%. Francoforte guadagna il 3,95% Parigi il 4,03%, Londra +2,18%.

Il mercato ha riletto in chiave positiva le parole di Mario Draghi. La Bce potrebbe agire, se non lo sta già facendo, acquistando i titoli governativi a breve periodo. Intanto la banca centrale chiede alla politica un maggiore impegno per una più stretta unione fiscale nell’eurozona.

Forte reazione sui titoli di Stato italiani con lo spread a 2 anni che si contrae di 65 punti base a quota 312 (rend. Btp 2 anni 3,06%).Il rendimento del Bot 12 mesi scende al 2,65%. Lo spread Btp/Bund a 10 anni si contrae di 33 punti base a quota 462 (rendimento Btp 10 anni al 6,04%). Recuperi analoghi anche per i Bonos spagnoli, i cui rendimenti si mantengono però a debita distanza da quelli dei titoli di Stato italiani: Bono 10 anni 6,95%.

Da rilevare che i rendimenti italiani fino a 2 anni sono tornati su livelli che non si vedevano da inizio maggio, mentre il differenziale dei rendimenti sulla curva a 2-10 anni sale a 298 punti base dai 213 di due giorni fa. Tradotto in parole povere significa che un Btp a 10 anni rende 290 punti base in più (6,04%) di un Btp a 2 anni (3,06%).

L’euro recupera terreno e si spinge a 1,228 da 1,215 di stamattina.

In Borsa volano i titoli finanziari, quelli che ieri avevano più patito le vendite. . Mediolanum addirittura segna un rialzo del 16%.

Forti rialzi per Unicredit 6,7%. Addirittura spettacolare Intesa +12,58%, oggi alle prese con i conti trimestrali.

UniCredit ha chiuso il primo semestre con un utile netto di Gruppo in calo del 18% su base annua a 1,1 miliardi, mentre nel solo secondo trimestre la flessione del risultato netto consolidato e’ del 66,9% a 169 milioni contro 302 milioni nel consensus degli analisti. Buona la tenuta del Mol a 2,5 miliardi nel secondo trimestre, si legge in una nota, a conferma della capacità del Gruppo di affrontare il difficile contesto e bene anche i costi operativi. In netto aumento gli accantonamenti su crediti (+23,6% annuo a 3,3 miliardi nel semestre e +62,2% a 1,9 miliardi nel II trimestre) a causa del difficile contesto economico.

Unicredit ha definito con l’Agenzie delle Entrate le controversie relative all’ operazione Brontos. A seguito dell’accordo raggiunto, la banca pagherà al fisco 264,4 milioni, cifra “che sarà assorbita con l’utilizzo degli stanziamenti costituiti nei periodi precedenti.

Intesa ha annunciato i risultati del secondo trimestre: Il gruppo ha tra l’altro annunciato di avere completato al 70% le necessità di funding per il 2012. Aumentano gli impegni sul fronte dei titoli pubblici. In portafoglio, al 30 giugno, figurano titoli di stato italiani per 80,374 miliardi di cui 49,668 miliardi riferibili all’attività bancaria con una duration di 1,7 anni. Per il 2012 Intesa Sanpaolo prevede un dividendo per azione uguale o superiore a quello distribuito per il bilancio 2011. Fra gli altri obiettivi per l’anno in corso, il mantenimento del core tier 1 sopra il 10% e coefficienti patrimoniali oltre la soglia Eba del 9%. Giornata trionfale anche per gli altri bancari con Banco Popolare +8,99%, Ubi guadagna l’8,76%, Popolare Milano il 7,79% e Monte Paschi +5,98%.

Dopo un avvio negativo, MontePaschi guadagna il 3,6%.

Mediolanum +16,1% è la miglior blue chip.

Positivi anche i titoli industriali, con Pirelli che sale del 3,9%. Fiat rimbalza del 6,52 % bene anche Fiat Industrial +2,93%.

Atlantia gira in rialzo del 1,88% dopo una partenza in ribasso del 2%. Société Générale ha abbassato il giudizio a hold da buy. Il target price è stato drasticamente abbassato a 11 euro da 14,9 euro. Citigroup ha confermato il giudizio hold e il target di 10 euro, dicendo che mantiene un atteggiamento prudente a causa del calo del traffico e dell’aumento del debito.

Tra i titoli minori. Yoox sale del 3,4% dopo l’annuncio che la società ha dato esecuzione all’accordo con Ppr e ha costituito con il gruppo francese del lusso una nuova società, partecipata rispettivamente al 49% e al 51%, con sede in Italia, per la gestione degli online store mono-marca di numerosi brand del lusso del gruppo Ppr.

Continua la discesa di Fondiaria Sai che anche oggi perde il 2,2%, allontanandosi sempre di più dal prezzo di emissione delle nuove azioni derivanti dall’aumento di capitale fissato a 1 euro.

Il clima intorno alla compagnia assicurativa si fa rovente e non solo per il flop dell’aumento di capitale che ha visto un inoptato del 32% pari a 432 milioni di euro, anche se di questi, circa 142 milioni saranno sottoscritti da Unipol -2% a 1,83 euro, anch’essa sotto i 2 euro delle nuove azioni emesse.

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