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Parigi-Roubaix, sarà la volta buona per Sagan?

Sempre superfavorito il campione del mondo è ancora a caccia della sua seconda classica-monumento dopo la vittoria nel Giro delle Fiandre del 2016. Terpstra, Van Avermaet e Gilbert i suoi avversari più temibili.

Parigi-Roubaix, sarà la volta buona per Sagan?

La Sanremo a Vincenzo Nibali grazie a uno straordinario assolo sul Poggio, il Giro delle Fiandre all’olandese Niki Terpstra con un allungo dei suoi negli ultimi 20 km che lo fa diventare spesso imprendibile: le prime due classiche-monumento della stagione sono così sfuggite di mano al super favorito che era Peter Sagan. Ma i bookmakers non demordono e continuano a puntare sempre sul campione del mondo slovacco che così si presenta con i favori del pronostici anche alla Parigi-Roubaux di questa seconda domenica di aprile, la cavalcata verso il Nord della Francia sul leggendario pavé, uno degli appuntamenti clou del calendario ciclistico mondiale, un traguardo che vale una carriera e che manca ancora a Sagan che ha fatto incetta vittorie in ogni dove, ma che nelle classiche-monumento è fermo a un solo successo, quello nel Giro delle Fiandre del 2016. Sagan, che sulle strade del Nord ha vinto quest’anno per la seconda volta la Gand-Wevelgem, è dato nelle scommesse della vigilia a 4.

Il secondo nella lista dei favoriti – quotato 7,50 – è Terspstra, già vincitore al Velodrome di Roubaix nel  2014.  Greg Van Avermaet trionfatore alla grande nell’ultima edizione è dato a 9 al pari di Philippe Gilbert  e Zdenek Stybar.  Seguono a 16 il francese Arnaud Démare (primo nella Sanremo 2016), l’olandese OIiver Naesen e il belga Wout Van Aert, formidabile ciclocrossista, tre volte campione del mondo della specialità che sul pavé dovrebbe trovare il suo terreno idealeJonh Degenkolbvittorioso a Roubaix nel 2015, chiude a 25 con Alexandre Kristoff e il nostro Gianni Moscon la lista dei principali favoriti. Ma se le insidie della Foresta di Arenberg e dei più arcigni tratti di pietre sconnesse hanno il più delle volte esaltato e premiato le qualità di chi ha il Dna del campione, non sono mancate talora delle sorprese. L’ultima, proprio di recente, con la vittoria due anni fa dell’australiano Mathew Hayman, che in volata ha negato a un grande come Tom Boonen, recordman con Roger de Vlaminck con 4 successi,  di entrare nella leggenda della Roubaix con un pokerissimo di vittorie. 

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