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Parigi bombarda Raqqa con un raid anti-Isis. Usa e Russia concordano su un’intesa anti-terrorismo

I caccia francesi, in coordinamento con gli Usa, hanno sganciato una ventina di bombe su altrettanti obiettivi strategici, puntando in particolare su un centro di comando e su un campo di addestramento dell’Isis – Obama e Putin hanno definito “imperativo” il raggiungimento di un’intesa sulla conclusione della guerra in Siria.

Parigi bombarda Raqqa con un raid anti-Isis. Usa e Russia concordano su un’intesa anti-terrorismo

In risposta agli attentati di Parigi di venerdì scorso, che fin qui hanno provocato 129 morti e circa 300 feriti, domenica sera l’aviazione francese ha compiuto una serie di attacchi contro le posizioni dell’Isis a Raqqa, la capitale dello Stato Islamico. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa di Parigi, precisando che sono stati impiegati complessivamente 12 aerei, di cui 10 caccia da combattimento. La Francia era già da tempo impegnata in attività militari in Siria, e questo è stato tra l’altro indicato come il principale motivo alla base degli attentati di venerdì sera. Il presidente François Hollande, parlando subito dopo le stragi, aveva detto che la risposta francese sarebbe stata “determinata e spietata”. 

I caccia francesi hanno sganciato una ventina di bombe su altrettanti obiettivi strategici, puntando in particolare su un centro di comando e su un campo di addestramento dell’Isis.Gli aerei sono partiti dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania. Gli attivisti anti-Isis di Raqqa hanno fatto sapere via Twitter che gran parte dei centri nevralgici dello Stato islamico «sono stati bombardati» e che la città si ritrova in più punti senza corrente elettrica. Ad essere stati colpiti, sempre stando alle informazioni diffuse dai gruppi che si oppongono al Califfato, sarebbero stati tra gli altri lo stadio, un edificio politico, un museo e un ospedale. Il comunicato ufficiale del ministero della Difesa francese parla però solo di due infrastrutture gestite da Isis: un campo di addestramento e un posto di comando e di reclutamento utilizzato anche come deposito di armi e munizioni. Non si ha ancora notizia di eventuali vittime.

L’intera operazione, fanno sapere dal Governo di Parigi, “è stata condotta in coordinamento con le forze americane“. Queste ultime, secondo il Wall Street Journal, avrebbero fornito importanti dati di intelligence per i raid sul territorio siriano. Domenica pomeriggio Washington e Parigi avevano anche annunciato di avere trovato, dopo una telefonata tra il segretario alla Difesa americano Ash Carter e il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian, un accordo sui “passi concreti che le forze militari americane e francesi debbono intraprendere di qui in avanti per intensificare la loro azione contro l’Isis”. 

Intanto ad Antalya, in Turchia, il presidente americano Barack Obama e il leader russo Vladimir Putin, a margine del G20, hanno avuto un colloquio di mezz’ora al termine del quale, pur senza superare i principali motivi di divisione, hanno definito “imperativo” il raggiungimento di un’intesa sulla conclusione della guerra in Siria, riconoscendo i progressi diplomatici fatti ieri a Vienna per una transizione politica con la mediazione dell’Onu. 

Sempre da Antalya è intervenuto anche il premier italiano Matteo Renzi: “La reazione ha prodotto disastri come la Libia – ha detto -. Noi abbiamo bisogno di una strategia. Una parte dei terroristi nei vari casi di attentati che ci sono stati in Europa vengono dalle nostre periferie. Sono cresciuti nelle nostre scuole, sono nostri connazionali, non vengono da fuori. E hanno colpito luoghi di vita quotidiana. Teatro, stadio, ristorante. Vogliono ucciderci. Quando non riescono a ottenere la nostra morte vogliono cambiare la nostra vita. Farci vivere nella paura”.

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