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Padoan: “Zero rischi di attacchi speculativi”

Quanto alle possibili conseguenze politiche del referendum, Padoan ha detto di non credere alla possibilità di diventare premier in un governo tecnico – Il Tesoro guarda con fiducia al piano di rilancio del Montepaschi e valuterà se partecipare all’aumento di capitale della banca senese

Padoan: “Zero rischi di attacchi speculativi”

Non ci saranno attacchi speculativi sull’Italia dopo il referendum costituzionale. Lo ha assicurato il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, in un’intervista su Sky-tg24: “Mi sembra uno scenario da escludere”, ha detto.

Nelle prossime settimane, ha spiegato il numero uno del Tesoro, non ci sarà una situazione critica come quella dell’autunno del 2011, “perché i fondamentali del Paese sono molto migliorati: l’economia e l’occupazione crescono, i conti pubblici migliorano”. E poi è in corso il quantitative easing e la Bce ha a disposizione le Omt, transazioni speciali che le consentirebbero di spegnere l’incendio dello spread.

“La gestione del debito pubblico è sotto controllo – ha aggiunto il ministro – sia dal punto di vista della dinamica sia dal punto di vista del finanziamento. Se si va verso una fase di tassi più elevati può essere per ragioni diverse: ci si aspetta più crescita e più inflazione, e questa è una buona notizia per il debito pubblico”.

Quanto alle possibili conseguenze politiche del referendum, Padoan ha detto di non credere alla possibilità di diventare premier in un governo tecnico, ma nemmeno l’ha esclusa: “Se vincerà il no, cosa che non credo, spetterà al presidente della Repubblica decidere quali sono i passi successivi. E non vorrei dire altro. Ho accettato questo compito con grande senso dell’onore e dipenderà dal nuovo governo, se ce ne sarà uno e non credo, decidere la sua composizione”.

Infine, sul fronte Mps, il ministro ha garantito che il Tesoro guarda con fiducia al piano di rilancio del Montepaschi e valuterà se partecipare all’aumento di capitale della banca senese, dal momento che “lo Stato è il maggiore azionista” dell’istituto.

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