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Pace nel mondo e diritti dei bambini. Si prepara il webinar mondiale del 19 maggio

La guerra fa paura ai bambini, cresce nel mondo il bisogno di educare alla pace. Venerdi 19 maggio un webinar mondiale avvia una riflessione. Ecco il link per partecipare su YouTube

Pace nel mondo e diritti dei bambini. Si prepara il webinar mondiale del 19 maggio

Con i tanti focolai di guerra la pace è sempre più a rischio. Il mondo dell’educazione si mobilita per difendere il diritto dei bambini alla pace e con esso il loro futuro. La FIMEM( Federazione Internazionale dei Movimenti di Scuola Moderna) e il MCE (Movimento di Cooperazione Educativa) dicono basta alla guerra, proponendo per il 19 maggio prossimo un webinar internazionale con la partecipazione delle scuole e degli insegnanti di scuola attiva di diverse parti del mondo.  Il webinar si può seguire sul canale YouTube.

Non rubare la pace ai bambini

Il dialogo tra tanti operatori della scuola mondiale vuole affermare l’impegno di tutti per la pace e lo sviluppo di una cultura tendente alla risoluzione nonviolenta dei conflitti. “È l’occasione per dare voce a bambine e bambini, ragazzi e ragazze sul Diritto alla Pace e per favorire l’impegno condiviso per la pace dei popoli, malgrado le grandi distanze geografiche”, dicono gli organizzatori Lanfranco Genito  e Roberto Lovattini. “L’obiettivo è riflettere insieme, sul significato odierno dell’Educazione alla Pace, tenendo conto non solo dei numerosi conflitti, ma anche della diffusione della strisciante e spesso non nascosta educazione alla guerra e alla crescente abitudine al binomio amico-nemico”. Oggi si tende a non comunicare più con il vicino e a seminare odio e vendetta che durano nel tempo, mentre le diverse difficoltà di relazione andrebbero superate in modo pacifico. I bambini sono i più colpiti da tutto ciò, perché rubando loro la pace vengono privati del futuro. 

Ma come si può educare  alla pace? Siamo stati in tanti a chiederci fino a che punto sia giusto parlare di guerra con i bambini e soprattutto come farlo in modo corretto, evitando di spaventarli e turbarli. Secondo Franco Lorenzoni, maestro del MCE, si può parlare di guerra ai più piccoli, dando ascolto al loro pensiero, “perché la guerra è una cosa che spaventa, che fa paura, bisogna cercare di elaborare insieme la paura. Siamo tutti di fronte a qualcosa di difficilmente comprensibile perché anche noi adulti non sappiamo come andrà a finire. Credo che confrontarsi con il tema dell’incertezza, ammettendo le nostre difficoltà, appartenga a pieno titolo all’educare alla complessità, oggi ”. Il pedagogista Daniele Novara pensa invece che si possa parlare di guerra ai bambini dai 9-10 anni, prima sono troppo piccoli, occorre proteggerli. Un errore importante da evitare, secondo Novara, è quello di paragonare i litigi dei bambini ai conflitti bellici mentre “ è imparando a litigare che si imparano a gestire i conflitti ”. In sostanza è possibile educare alla pace senza necessariamente parlare di guerra. Questo il suggerimento che ci sentiamo di dare ai docenti e ai genitori. 

Il mondo ha bisogno di una pedagogia popolare

La migliore educazione alla pace che possiamo fare è l’educazione alla cooperazione. Il pedagogista francese Célestin Freinet e il Movimento di Cooperazione Educativa hanno mostrato come il processo educativo si possa sviluppare intorno alla costruzione di un senso dello stare e del fare insieme, in situazioni definite da regole di reale cooperazione tra i bambini e gli insegnanti. La classe organizzata cooperativamente utilizza le tecniche di vita e l’ascolto per costituirsi come gruppo aperto che interagisce con altri gruppi, nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti.

Per questo la pedagogia popolare è una Pedagogia di Pace, che valorizza ogni persona, cultura, ogni diversità, vista come un possibile arricchimento e non come un elemento da contrastare. Al crescere dei muri diffusi in tutto il mondo, c’è ancora più bisogno di una pedagogia popolare che possa favorire la convinzione che apparteniamo tutti alla stessa umanità e siamo, tutte e tutti, interconnessi e interdipendenti. Con il webinar internazionale per il diritto alla pace per l’infanzia e l’adolescenza si avvia un percorso di riflessione e scambio sui presupposti pedagogici e le pratiche didattiche dell’educazione alla pace. Gli/le insegnanti del Mondo intero, in particolare quelli dei Movimenti Freinet, uniti dall’impegno per la giustizia e l’uguaglianza dei popoli, ci racconteranno cosa c’è di nuovo per la formazione dei futuri cittadini del mondo .

Manifesto Webinar

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