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Ottimismo dal settore bancario: per il 2014 possibile inversione di tendenza nel settore prestiti

Cresce la percentuale di istituti di credito europei fiduciosa in un generale miglioramento dell’economia nazionale e dell’accesso al credito, in particolare da parte di piccole medie imprese dei settori commercio, telecomunicazioni, energia, sanità e servizi. Ancora critico il settore immobiliare.

Ottimismo dal settore bancario: per il 2014 possibile inversione di tendenza nel settore prestiti

Secondo quanto emerso dalla ricerca European Banking Barometer condotta dalla Ernst & Young a fine 2013, le aspettative degli istituti di credito europei relative alla ripresa economica procedono nel senso di un maggiore ottimismo e di una fiducia diffusa in un miglioramento sensibile per il 2014. L’indagine condotta su 184 banche in 11 Paesi ha rivelato come il 66% dei soggetti interessati consideri possibile un incremento a breve termine, nei prossimi sei mesi, del proprio business. Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, i Paesi Scandinavi, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito sono le nazioni che si mostrano più positive a tal proposito, mentre Spagna e Germania restano caute sull’argomento.

La ricerca mostra come siano nettamente variate, rispetto al semestre scorso, le proporzioni tra gli istituti convinti della possibilità di ripresa e quelli che al contrario prevedono uno stallo o peggio l’inasprimento della crisi. Il 56% delle banche intervistate è fiducioso a proposito della ripresa del mercato nazionale, mentre scende al 9% chi prevede al contrario un ulteriore peggioramento della situazione.

Le prospettive di rilancio aprono uno spiraglio ai consumatori rispetto all’accesso al credito, dopo il noto affossamento del settore prestiti che ha caratterizzato l’ultimo triennio. In Italia dall’inizio della crisi si è registrato un calo nell’erogazione dei prestiti per 15 miliardi, e a giugno 2013 il rapporto sofferenze lorde/impieghi ha toccato quota 5,9% per le famiglie e 10,9% per le imprese. A trarre vantaggio dall’inversione di tendenza dovrebbero essere proprio le piccole e medie imprese, ma anche le famiglie di consumatori, soprattutto nell’ambito di prestiti con la cessione del quinto, tipologia di finanziamento che, secondo quanto finora rilevato, conferma di aver subito proporzionalmente meno danni dalla grave congiuntura economica. Saranno in particolare le aziende del settore commercio, telecomunicazioni, energia, sanità e servizi professionali a beneficiare della ripresa nel corso dell’anno, mentre resterà probabilmente critico il settore dell’edilizia e il mercato immobiliare, ritenuti ancora ad alto rischio.

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