Un nuovo tassello nella digitalizzazione del Paese arriva dall’accordo tra Open Fiber e Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia). Le due realtà hanno firmato un memorandum d’intesa per favorire la diffusione della banda ultra larga in oltre 6.000 Comuni italiani, puntando soprattutto sulle aree interne, rurali e meno collegate.
L’obiettivo è promuovere l’innovazione tecnologica nei territori attraverso l’infrastruttura in fibra ottica FTTH (Fiber to the Home) costruita da Open Fiber e una rete capillare di presìdi locali rappresentata dalle Pro Loco.
Una rete digitale per la valorizzazione locale
Il protocollo d’intesa prevede una collaborazione operativa tra Open Fiber e le associazioni iscritte all’Unpli per portare servizi digitali alle comunità locali, rafforzando il tessuto economico e culturale dei territori. Le Pro Loco, da sempre punto di riferimento per la promozione turistica e culturale, diventano ora anche veicolo di alfabetizzazione digitale, supportando cittadini e imprese locali nell’adozione delle nuove tecnologie.
Attraverso la partecipazione agli eventi e alle sagre organizzate dalle Pro Loco, Open Fiber promuoverà l’uso della banda ultra larga, fornendo informazione e formazione diretta ai cittadini. La collaborazione si traduce anche in una sinergia comunicativa tra chi costruisce la rete e chi presidia il territorio: un modello di digitalizzazione dal basso, che parte dai borghi per connettere l’intero Paese.
Italia a due velocità: serve colmare il divario digitale
Nonostante i progressi degli ultimi anni – con 16 milioni di unità immobiliari connesse e oltre 5.000 Comuni raggiunti – l’Italia resta ancora indietro sul fronte delle attivazioni: solo il 28% delle linee FTTH disponibili è effettivamente utilizzato, contro una media europea del 54,5%. L’accordo tra Open Fiber e Unpli punta anche a colmare questo gap culturale, informando le Pro Loco sui vantaggi della fibra e rendendole punti di riferimento per chi vuole attivare il servizio.
Open Fiber, attiva dal 2017 come operatore wholesale only, ha contribuito a portare la copertura nazionale in Ftth dal 22% al 64,3%, avvicinandola alla media UE (oggi al 69%). La vera sfida ora è trasformare questa copertura in utilizzo effettivo, soprattutto nei territori dove le potenzialità della rete possono fare la differenza per sviluppo, inclusione e coesione sociale.
“L’intesa con l’Unpli rappresenta una preziosa opportunità per accelerare lo sviluppo tecnologico, economico e sociale anche dei territori lontani dalle città, sfruttando appieno le potenzialità di un’infrastruttura di connettività all’avanguardia e la rete capillare e radicata delle Pro Loco d’Italia. Un motore potente per la digitalizzazione, che farà crescere i benefici concreti a cittadini, imprese e istituzioni locali” ha commentato Stefano Mazzitelli, direttore commerciale di Open Fiber.
“Con questo accordo, compiamo un passo importante verso l’innovazione digitale nei piccoli comuni italiani. Grazie alla collaborazione con Open Fiber, vogliamo offrire alle Pro Loco e alle comunità locali nuove opportunità per valorizzare i territori, promuovere l’identità culturale e sostenere le economie locali attraverso servizi digitali sempre più accessibili e diffusi – ha commentato Antonino La Spina, presidente Unpli – la fibra ottica è una risorsa strategica per superare il digital divide e per costruire un futuro connesso anche nei borghi più remoti del nostro Paese”.