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Nuovi rincari all’orizzonte, nel 2014 ogni famiglia spenderà 1.384 euro in più

Arrivano i rincari del 2014: dal settore alimentare ai trasporti, dalle polizze assicurative ai servizi bancari, per un totale di 1384 euro in più a famiglia. E’ quanto calcolato da Adusbef e Federconsumatori.

Nuovi rincari all’orizzonte, nel 2014 ogni famiglia spenderà 1.384 euro in più

Con l’arrivo del 2014 le famiglie italiane saranno costrette a stringer ancora di più la cinghia. Ebbene si, nuovi rincari si intravedono all’orizzonte. Secondo quanto calcolato da Adusbef e Federconsumatori l’aumento complessivo sarà di 1.384 euro per la famiglia media. E questo riguarda solo gli aumenti già programmati per la prima parte dell’anno, il cui effetto è calcolato su tutti i dodici mesi.

I rincari possono essere così suddivisi: nel settore alimentare i prezzi aumenteranno del 5% per un costo annuo di 327 euro a famiglia, mentre i trasporti subiranno un aumento di 81 euro, i carburanti di 108 euro, le polizze di assicurazione auto di 53 euro, i servizi bancari di 61 euro, e con altre voci sommate si arriverà al totale di 1384 euro. 

Eppure l’economia italiana ristagna, per cui teoricamente i prezzi non dovrebbero lievitare. Secondo Adusbef e Federconsumatori, «gli aumenti non sono solo legati alle solite volontà speculative ma anche a nodi irrisolti della nostra struttura economica, in tema di competitività e di oppressione burocratica» e ai «servizi pubblici che scaricano sprechi, inefficienze e clientelismo su prezzi e tariffe». Quelli in arrivo, sostengono le due associazioni, sono «aumenti insostenibili che determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». 

In alcuni settori i rincari saranno modesti, ma aggiunti alle altre spese andranno ad aggravare le già difficili situazioni economiche. È il caso dell’aumento dell’elettricità fissato per il primo gennaio: +0,7%, secondo quanto ha stabilito l’Autorità per l’energia, che calcola un aggravio medio per famiglia di 4 euro (invariate invece le bollette del gas). 

Una notizia positiva arriva dalle Poste. La società è stata autorizzata dall’Agenzia per le comunicazioni ad aumentare il costo minimo dei francobolli della posta ordinaria del 36% e quelli delle lettere raccomandate del 50% nel giro dei prossimi due anni. Ma ieri Romolo Giacani, responsabile dei rapporti con i consumatori, ha assicurato che la società «non ha intenzione di aumentare le tariffe. Non c’è in programma alcun aumento».  

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