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Nuova stretta anti-Covid: obbligo di vaccino per over 50

Duro confronto in Consiglio dei ministri nel quale la Lega si oppone al super green pass e fa esplodere le divisioni nel Governo alla vigilia dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica – Poi Draghi media e ottiene l’unanimità sul nuovo provvedimento – Nuove regole per la scuola e per le aziende che potranno sostituire i lavoratori sospesi – Ecco le novità

Nuova stretta anti-Covid: obbligo di vaccino per over 50

Altro giro di vite per i no vax: obbligo vaccinale per gli over 50. È la nuova misura varata dal governo all’unanimità per contrastare l’impennata della variante Omicron che ha investito il nostro Paese come il resto del mondo. Novità anche per la scuola e lo smartworking. Ma nelle ultime settimane tante cose sono cambiate e le scadenze da tenere a mente sono diverse.

Dopo essere tramontata l’idea di estendere il super green pass a tutti i lavoratori di fronte alla resistenza dei pentastellati e della Lega, passa la soluzione proposta dal presidente del Consiglio Mario Draghi dell’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni (anche stranieri residenti nel nostro Paese) fino al 15 giugno, che interessa 2,8 milioni di italiani non ancora immunizzati. Sono esentati i casi di “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate”. Anche se la fascia over 50 è stata riconosciuta come la fascia più vulnerabile e a rischio ospedalizzazione, ciò potrebbe non bastare dato che attualmente sono 1,42 milioni gli italiani in attesa di negativizzazione, un numero destinato a crescere nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda il green pass rafforzato, dopo il veto della Lega salta l’idea di renderlo obbligatorio per l’accesso ai servizi alla persona, uffici pubblici, servizi bancari e finanziari nonché alle attività commerciali. Basterà invece il green pass base che si ottiene anche con il tampone, oltre che per vaccino o guarigione.

Novità anche per lo smart working: pieno uso della flessibilità per statali e lavoratori privati. È la circolare firmata dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilità che le discipline di settore già consentono sul ricorso al lavoro agile.

Altro tema caldo è stato la scuola, visto l’imminente ritorno nelle aule dopo le festività natalizie. Alla materna basta un caso per far scattare la quarantena, alle elementari con un solo contagio la classe resta in presenza con test di verifica, mentre con due va tutta in dad. Alle scuole medie e superiori invece la dad scatterebbe al quarto caso, mentre con tre casi solo chi non è vaccinato andrebbe in quarantena mentre gli altri resterebbero in presenza (misura che ha riscontrato l’opposizione dei presidi). Anche alle superiori, fino a due casi è prevista autosorveglianza e utilizzo di mascherine Ffp2.

Intanto arriva il via libera dal Cts sulla terza dose per i ragazzi di età compresa tra 12 e i 15 anni. Analogamente a quanto già stabilito per la fascia di età 16-17 anni e per i soggetti fragili di 12-15 anni, questo booster dovrà essere effettuato con il vaccino Comirnaty.

Gli ospedali sono di nuovo in affanno. Il Covid torna a trascinare i ricoveri e a premere sulle terapie intensive, mentre le corsie si svuotano di sanitari sospesi e malati. Nonostante il calo dei tamponi effettuati, si registra un nuovo record di positivi nel nostro Paese: oltre 189mila e il tasso di positività sale al 17,3%. In lieve calo i decessi, ma comunque sopra i duecento.

L’elevata contagiosità del virus sta creando una pressione fortissima sugli ospedali, mettendo di nuovo in ombra la cura di altre patologie: in primis la terapia oncologica. Una situazione aggravata dalla carenza dei sanitari. In questo marasma, gli operatori sanitari sono entrati nel vivo di un nuovo e complesso periodo da gestire: turni lunghi e logoranti, carenza del personale e reparti ordinari convertiti di fretta in aree Covid. A tutto questo si aggiungono le tensioni sociali di chi rifiuta non solo la vaccinazione ma anche le cure.

IL CALENDARIO DELLE MISURE FINO AL 31 MARZO

Da gennaio fino almeno alla fine dello stato d’emergenza sono tante le date da ricordare. Ecco un elenco con tutti gli aggiornamenti sulle regole per il Covid-19.

1° GENNAIO – Stop alla quarantena. Per chi ha avuto un contatto stretto con una persona positiva ma asintomatico e ha ricevuto la dose booster o ha completato il ciclo vaccinale primario nei 4 mesi precedenti può dire addio alla quarantena che viene sostituita dall’autosorveglianza (per cinque giorni). Si ha però l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per almeno 10 giorni. Chi è vaccinato da oltre 4 mesi (sempre se asintomatico) deve fare una quarantena di 5 giorni. Per chi non è vaccinato nessuno sconto: la quarantena resta a 10 giorni.

6 GENNAIO – Alla vigilia della ripresa del campionato, le squadre devono fare però i conti con l’emergenza sanitaria. Con l’ultimo decreto del 2021, la capienza massima degli stadi sarà consentita al massimo al 50%, così come per tutti gli impianti sportivi all’aperto come i palazzetti, già in vigore dal 1° gennaio. Per quelli al chiuso la capienza scende al 35%.

7 GENNAIO – Si torna a scuola in gran parte d’Italia, anche se in alcuni territori la data per la ripartenza è stata posticipata, con le nuove regole adottate dal governo: dal e quarantena a seconda della fascia d’età.

10 GENNAIO – Inizia la stretta sui no vax. Il Super Green Pass sarà obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e servizi essenziali. La certificazione verde rafforzata sarà obbligatoria per i trasporti (treni, bus, metro ecc), nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso anche per il caffè al bancone), per gli alberghi, fiere, impianti sciistici e altri luoghi di socialità. I tempi per la somministrazione del booster si riducono a 4 mesi, anziché 5. Bisogna precisare che non si tratta di tempi obbligatori.

20 GENNAIO – Servirà il pass di base per recarsi dal parrucchiere, dal barbiere, dall’estetista o simili e lavanderie.

1° FEBBRAIO – Si accorcia la durata del Super Green Pass. Chi ha ricevuto l’ultima dose per immunizzarsi o il booster da oltre 6 mesi vedrà scadere la propria certificazione se non farà un’ulteriore dose di vaccino. E per entrare in banca, alla posta o in attività commerciali (escluse quelle essenziali) servirà il green pass base.

15 FEBBRAIO – Obbligo vaccinale per over 50 fino il 15 giugno. I lavoratori pubblici e privati (compresi i magistrati) che hanno compiuto 50 anni per andare al lavoro dovranno esibire il green pass rafforzato. Chi non lo ha incorre in una multa (da 600 euro a 1.500 euro) e sarà considerato “assente ingiustificato” e perderà l’intera retribuzione. La novità riguarda proprio le aziende che potranno sostituire i lavoratori sospesi. La sostituzione rimane di “10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso”. Su questo si sta pensando a una proposta per consentire l’anticipo del Tfr a chi è rimasto senza stipendio per permettere il sostegno delle famiglie rimaste senza reddito.

31 MARZO – Scade lo stato d’emergenza. Ancora non sappiamo se sarà rinnovato, ma allo stato di emergenza sono legate tutte le norme degli ultimi due anni: distanziamento, mascherine, colori delle Regioni, smartworking, green pass, dad e quelle in materia di sorveglianza sanitaria eccezionale.

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