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Nord Corea e Trump agitano i mercati: corsa all’oro e ai bond

A preoccupare le Borse non sono solo i missili di Kim, ma anche lo scontro tra Trump e il Congresso americano, che può portare al default del bilancio federale accentuando la debolezza del dollaro – Si allontana il rialzo dei tassi Fed e la Bce si fa più prudente – Risale il petrolio – L’economia italiana accelera

Nord Corea e Trump agitano i mercati: corsa all’oro e ai bond

Un diplomatico coreano, tanto per scaldare l’atmosfera, ha detto ieri che “gli Usa devono attendersi altri pacchi dono”. Dollaro e Borse accusano il colpo. Ma non c’è solo Pyongyang a complicare la rotta della finanza Usa.

Le tensioni che si sono registrate ieri all’asta dei T-bills a 4 settimane (scadenza primi di ottobre) dimostrano chiaramente che sui mercati monetari è sempre più forte la preoccupazione per un default del bilancio federale in assenza di un accordo tra Presidente e Congresso: il rendimento è risultato 35 basis points più elevato rispetto a quello dei titoli analoghi in scadenza il 28 settembre. Una nota tecnica che dimostra come stia venendo meno la speranza di un accordo, nonostante la necessità di autorizzare gli aiuti a fronte dei danni degli uragani Harvey ed Irma.

Al contrario, Trump ha rispolverato l’abolizione del Daca, il provvedimento varato da Obama per regolarizzare i figli degli immigrati illegali negli Usa. E poco conta che i Big di Silicon Valley, Apple e Amazon, si siano mobilitati in massa a difesa della legge. Il muro contro muro in Usa favorisce la debolezza del dollaro.

Crescono così di riflesso le preoccupazioni della Bce alla vigilia del direttorio di domani: un qualsiasi segnale di stretta rischia, data la situazione, di far volare l’euro più in alto dei missili di Kim, a danno della ripresa dell’Eurozona, solida ma non a prova di bomba.

TOKYO AI MINIMI DA QUATTRO MESI, EURO A 1,19 SUL DOLLARO

La Borsa del Giappone è scesa stanotte sui minimi degli ultimi 4 mesi, l’indice Nikkei è in calo dello 0,2% nel finale di seduta. Lo yen, considerato una valuta molto sicura, continua ad apprezzarsi, il cambio sul dollaro è sui massimi da aprile.
Il cambio euro-dollaro oscilla attorno a 1,191. Hong Kong perde l’1%, l’indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde lo 0,1%. Mumbai è in calo dello 0,5%, Seoul dello 0,4%.

S’ALLONTANA IL RIALZO DEI TASSI USA. CADONO LE BANCHE

Seduta contrastata a Wall Street alla riapertura dopo il lungo week end. Nel corso della seduta l’indice S&P è sceso fino all’1,2% per poi recuperare fino a -0,76%. In chiusura il Dow Jones registra un calo dell’1,07%, Nasdaq -0,93%. L’oro è salito ieri sera a 1.339 dollari l’oncia.

Ci sono stati forti acquisti di obbligazioni, con il rendimento del Treasury Bill a dieci anni sceso a 2,07% da 2,16% del giorno prima. Il governatore della Fed Lael Brainard ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe rivedere i tempi dell’aumento dei tassi di fronte al calo dell’inflazione. Stasera verrà pubblicato il Beige Book, il termometro più fedele dello stato di salute dell’economia americana

L’ipotesi di una frenata dei rialzi del costo del denaro ha colpito i finanziari, a partire da Goldman Sachs (-3,6%). Pesanti anche Bank of America e JP Morgan, entrambi sotto del 2%.

In caduta United Technologies (-5,7%) dopo l’acquisto di Rockwell Collins (+0,3%), un deal da 23 miliardi di dollari da cui è nato il leader dei componenti dell’industria aeronautica. Boeing perde l’1,4%.

RISALE IL PETROLIO. SAIPEM E TENARIS SUPERSTAR

A sostenere Wall Street ci ha pensato il recupero del petrolio: il Brent è risalito del 2%, a 53,4 dollari il barile, Wti +2,9%, a 48,8 dollari. A fare salire le quotazioni è stata la ripresa dell’attività delle raffinerie del Texas, che erano state chiuse per l’uragano Harvey. Inoltre Russia e l’Arabia Saudita si sono detti favorevoli a estendere i tagli alla produzione decisi lo scorso novembre per rafforzare i prezzi del greggio. Wti a 48,8 dollari.

Reagiscono bene i titoli del settore. In grande evidenza Saipem (+3,1%) che partecipa in questi giorni a New York alla Barclays CEO Energy Power Conference. Nell’occasione sono in programma gli incontri con la comunità finanziaria per fare il punto sull’andamento dei conti.

Brillante anche Tenaris (+3,2%). Eni avanza dello 0,4%. Saras +2%: i margini dell’area MED hanno raggiunto il livello record di 6,80 dollari il barile.

EUROPA INCERTA PRIMA DELLA BCE. LONDRA CHIUDE AI MIGRANTI UE

I listini del Vecchio Continente si allineano prudentemente al ribasso in attesa delle indicazioni della Bce. L’intonazione negativa di Wall Street, accompagnata da nuovi segnali di debolezza del dollaro, ha peggiorato la situazione nel pomeriggio. Un documento del Foreign Office rivela un piano per ridurre drasticamente il numero degli immigrati dall’Unione Europea.

I future sulle borse europee anticipano un avvio debole. A Milano l’indice Ftse Mib si è fermato a 21.737 punti, -0,24%. In rosso anche Parigi (-0,72%), Madrid (-0,62%) e Londra (-0,52%).

SI RISVEGLIA L’AUTO TEDESCA, FRENA FIAT CHRYSLER

Ha fatto eccezione Francoforte (+0,18%), sostenuta dall’ottima performance dei titoli dell’auto. Con una crescita del 3,5% sullo stesso mese del 2016, le vendite di auto in Germania ad agosto hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi otto anni, dando un segnale evidente del vigore dell’economia tedesca. Bmw è salita dell’1,7%, al pari di Volkswagen (+1,7%). Daimler +0,9%. L’indice Stoxx europeo del settore Automotive è il miglior indice settoriale della giornata con un rialzo dello 0,9%. Ma Fiat Chrysler, -0,3% dopo i forti rialzi dell’ultimo periodo, non ha partecipato al rally. Ferrari +0,46% a 97,7 euro. Sale Brembo, +1,3%.

L’ISTAT CONFERMA: L’ECONOMIA ITALIANA ACCELERA

Sul fronte macro, l’indice Pmi composito dell’Eurozona di agosto si è attestato a 55,7 punti, invariato rispetto ai 55,7 di luglio e poco al di sotto del preliminare a 55,8 punti.

“L’economia italiana – scrive l’Istat nella nota mensile – accelera sostenuta da una crescita diffusa tra i settori produttivi e dall’aumento dell’occupazione”. Nei primi sette mesi del 2017 le entrate tributarie erariali ammontano a 247,729 miliardi di euro, in aumento dell‘1,6% rispetto allo stesso periodo di un anno prima.

I RENDIMENTI DEI BTP SOTTO IL 2%

Seduta all’insegna del rialzo per i Btp. Il tasso del decennale di riferimento è sceso al di sotto del 2%, fino a1,984%. Lo spread si è stretto fino a 165 punti base. Domina l’attesa del meeting Bce di domani. Sempre giovedì si terrà l’ultima seduta prima del roll-over (cioè la sostituzione) dei future che porterà probabilmente un certo movimento in termini di volumi.

Oggi sul mercato primario ci sarà l’offerta 3 miliardi di Bobl tedeschi. scadenza ottobre 2022 e di titoli della Grecia a 13 settimane per 1 miliardo.

BANCHE DEBOLI. PERDE COLPI BPM, SALE SOLO CARIGE

In tutta Europa, a fronte dell’incertezza sulle mosse della Bce, i cali maggiori sono stati delle banche (Stoxx -1,18%). Leggermente peggio fa il comparto italiano (-1,35%). Unicredit perde l’1,8%, Intesa -0,7%. Giù anche Mediobanca (-1,6%) e Ubi (-2,1%). Al fondo della lista Banco Bpm (-2,2%): rischiano di allungarsi i tempi della scelta del partner assicurativo. In pole position ci sono la francese Covea e Cattolica Assicurazione, ma sono interessate al dossier anche Allianz e Generali.

In controtendenza Banca Carige (+1,8%). Il principale azionista della banca, Malacalza Investimenti, ha presentato una proposta alternativa per la ricapitalizzazione da 560 milioni di euro che prevede solo l’aumento in opzione, più eventualmente 60 milioni dalla conversione dei bond subordinati. In calo anche le assicurazioni: Generali -0,4%, Unipol -0,8%.

RBC PROMUOVE SNAM. DOWNGRADE PER ENEL

Tra le utilities poco mossa Enel (+0,1%), retrocessa da Rbc a Sector perform da Outperform. La Commissione europea ha approvato ieri la creazione della joint venture tra Centerbridge Partners (Usa) e il gruppo italiano che ha l’obiettivo di costruire e gestire sette centrali eoliche a Kafireas (Grecia), con una capacità installata totale di 154 MW.

Positiva Snam (+1,2%), promossa da Rbc a Outperform da Sector Perform. Il target è stato alzato a 4,75 euro da 4,25 euro.

Ancora debole Telecom Italia (-0,5%). Prysmian (-0,34%) ha definito con il gruppo tlc tre contratti di durata annuale per la fornitura di cavi e connettività ottici per la banda ultra-larga, per un valore totale dei contratti è di oltre 33 milioni di euro.

STM- MEDIATEK: ACCORDO PER I PAGAMENTI VIA MOBILE

Poco mossi gli industriali. Stm segna un progresso dello 0,3%, La società ha annunciato l’integrazione della propria tecnologia Nfc contactless, che rende tra l’altro possibili i pagamenti via mobile, con le piattaforme mobili di Media Tek,l’azienda di Taiwan che progetta e produce componenti per l’elettronica.

Recordati +0,61a 36,20 euro. Ubs ha suggerito ai suoi clienti di prendere profitto sul settore Farmaceutico europeo, tagliando il giudizio a Neutral, per dirottare la liquidità sul settore Finanziario, promosso a Overweight.

IL TOPLESS DI KATE COSTA CARO A MONDADORI

Brusco scivolone di Mondadori (-3%). Il Tribunale di Nanterre ha comminato una sanzione di 90 mila euro al settimanale Closer (gruppo Mondadori France), colpevole di avere invaso la privacy della duchessa di Cambridge, Kate Middleton, con la pubblicazione nel 2012 di alcune sue foto a seno nudo. Il tribunale ha comminato in totale una multa di 90.000 euro. Kate e William avevano chiesto 1,5 milioni di euro.

Fincantieri, +0,70%, consolida il balzo della vigilia. Continuano le trattative per un accordo che superi i dissensi emersi sul dossier Stx. Il ministro transalpino della DifesaFlorence Parly ha dichiarato ieri che Francia e Italia stanno collaborando con le rispettive società del settore per la creazione di un gigante mondiale nell’industria navale militare.

Realizzi su Caltagirone Editore (-8,4%) che però resta sopra il prezzo dell’Opa (1 euro).

Unieuro -1,26%. L’azionista di riferimento Italian Electronics Holdings ha avviato un accelerated bookbuilding sul 15% della società, circa 3 milioni di azioni. L’offerta risulta coperto tre volte. Il range di prezzo è individuato tra 16 euro e il valore di mercato.

Tra le small caps in calo alo anche Bialetti -3,5%, che ha archiviato il primo semestre con una perdita netta di gruppo per 1,4 milioni di euro rispetto al rosso di 800mila euro dello stesso periodo dello scorso anno.

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