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New York, le mappe di Lowman con frammenti di tessuto

Le Mappe di Lowman infondono le geometrie degli Stati Uniti con una tattilità grintosa e gestuale, combinando possibilità e intenzioni nelle possibilità generative di una singola forma. Con acuto scetticismo politico, Lowman impiega l’astrazione per indicare l’arbitrarietà dei confini e le limitazioni dello sciovinismo, esponendo così le complessità e le contraddizioni del modo americano.

New York, le mappe di Lowman con frammenti di tessuto

Nate Lowman raccoglie e trasforma i detriti della vita americana contemporanea, rivalutando segni e simboli familiari dalla stampa e dai media elettronici, oltre che dalla strada, da casa e studio. Nello spazio i suoi dipinti a olio e acrilici assomigliano a una sorta di ibrido tra l’immagine sfuocata di Xerox e un nuovo tatuaggio, mentre le sue raffigurazioni di personaggi della cultura pop, come Marilyn Monroe e Nicole Brown Simpson, fungono da geroglifici improbabili, difendendo le mitologie che si sono accumulate intorno a loro. Mentre gli impulsi di Lowman oscillano tra additivo e sottrattivo, le tecnologie di stampa e i mass media assumono l’intimità (e la mortalità) della carne.

Never Remember – il titolo della mostra è un’inversione pungente dello slogan “Never forget” – si colloca nella stessa galleria in cui i dipinti di Jasper Johns sono stati mostrati trent’anni prima. Le mappe di Lowman si espandono sulle sue tele sagomate, iniziate nei primi anni 2000, raffiguranti cuori scarabocchiati, trompe l’oeil di fori di proiettili e alberi rinfrescanti per ambienti. Tuttavia, mentre quelle precedenti opere riflettevano sull’immagine stampata, le mappe esplorano gli effetti del caso, dei gesti e della storia, fondendo schizzi e macchie irregolari con allusioni alla produzione americana di quilt, alla pop art e alla politica. Le opere sono prodotte tagliando frammenti di tessuti da studio in forma di singoli stati e combinandoli. Per le mappe medie e piccole, gli stati vengono prima cuciti insieme con un punto zigzag di livello nautico e poi tese su supporti di tela per formare il contorno generale degli Stati Uniti continentali. Untitled (2013-15), la più grande mappa della mostra, è composta da cinquanta stati su tele individualmente tese, ciascuna appesa in una corretta relazione geografica con il resto, con sottili divari tra i pezzi come in un puzzle.

Oltre ad essere strumenti pratici per la navigazione, le mappe sono finestre sulla costruzione della conoscenza stessa, rivelando i fattori politici, religiosi e personali in gioco quando l’umanità cerca di rappresentare lo spazio e il tempo, se stessi e gli altri. Generazioni di artisti hanno attinto al potere concettuale ed estetico della mappatura, dalla mappa medievale mundi alle mappe ricamate di Alighiero Boetti realizzate in collaborazione attiva con artigiani afgani, che rappresentano le mutevoli soggettività rispetto all’ordine mondiale.

Gagosian: dal 19 ottobre al 15 dicembre 2018, New York

Immagine:

Nate Lowman, Memory Quilt for a Large Ball, 2017

Oil, acrylic, alkyd, latex, dirt, sugar, and nylon thread on canvas, 91 ½ × 145 ⅛ inches (232.4 × 368.5 cm)
© Nate Lowman. Photo: Rob McKeever

 

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