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Neve e gelo in tutto il Centro: a Roma è allerta. Tormente in Abruzzo, altre vittime

Maltempo per tutto il weekend: le regioni del Centro le più colpite, dalla Romagna al Molise – Abruzzo nella bufera – Altre vittime in tutta Italia – Fitta nevicata sulla Capitale: obbligo di catene, scuole e uffici pubblici chiusi – Aerei: cancellati 12 voli Milano-Roma – INVIA LE TUE FOTO ALLA GALLERY DI FIRSTONLINE

Neve e gelo in tutto il Centro: a Roma è allerta. Tormente in Abruzzo, altre vittime

La tanto attesa neve è già arrivata, nella notte tra giovedì e venerdì, portando con sè una seconda ondata di gelo che sta investendo tutta la penisola e che porterà nel weekend le temperature anche al livello del mare a scendere ben al di sotto dello zero. In particolare, finora la neve è caduta in tutto il Centro-Nord, comprese le zone pianeggianti. Nevicate particolarmente abbondanti sul versante adriatico fra Romagna e Abruzzo, dove si stanno abbattendo vere e proprie tormente. Il freddo continua anche a mietere vittime: una donna senzatetto è stata trovata morta a Roma (è la sesta vittima nel Lazio), mentre si registrano decessi anche a Torino e a Cagliari. Circolazione a rischio: già imbiancati oltre 1.300 km di strade.

AUTOSTRADE E BLOCCO TIR – I prefetti hanno bloccato la circolazione dei mezzi pesanti (con massa superiore alle 7,5 tonnellate) in numerose province del Centro e a partire dalle 6 del mattino di venerdì per tutte le 5 province del Lazio. Scatta l’allarme sulle autostrade, da Nord a Sud: la società Autostrade per l’Italia ha già comunicato che ampi tratti della rete viaria potrebbero essere di difficile percorrenza a causa delle nevicate cominciate nella notte e in aumento nel corso della giornata di venerdì. La neve si concentrerà in particolare sul nord-est, e sul versante orientale del Centro, soprattutto l’Emilia e la fascia adriatica. Dunque le autostrade maggiormente a rischio sono l’A1 nelle tratte tra Milano e Barberino, tra Fabro e Orte e tra Anagni e Ceprano; la A14 Bologna-Taranto, tra Bologna e Val di Sangro; la A26 Genova Voltri-Gravellona Toce, tra Genova e l’allacciamento con la Diramazione Stroppiana-Santhià.

ROMA – In seguito alle denunce dei cittadini, la Procura della Capitale ha aperto un fascicolo di indagine in relazione ai disagi legati all’ondata di neve e gelo della settimana scorsa. Intanto il sindaco Alemanno, nell’occhio del ciclone per la carente gestione dell’emergenza, ha disposto la chiusura delle scuole per le giornate di venerdì e sabato e anche che dalle ore 6 di venerdì 10 febbraio alla mezzanotte di sabato 11 febbraio che in tutta la città è obbligatorio circolare con le catene a bordo. ”La previsione della Protezione civile è di 30 centimetri di neve a Roma“, ha detto il primo cittadino dopo avere incontrato il prefetto Franco Gabrielli. ”L’ondata di maltempo dovrebbe cessare sabato all’ora di pranzo”, ha concluso Alemanno. Dopo un pomeriggio di pioggia alternata a nevischio, in serata sulla Capitale si è abbattuta una fitta nevicata. Intanto sulla polemica fra il sindaco e la Protezione civile è intervenuto anche l’ex capo del dipartimento, Guido Bertolaso: “Nella Capitale diatribe puerili”.

TRENI- Sospensione preventiva in dodici regioni, nelle linee considerate a rischio: i disagi maggiori sono previsti in Lazio, Marche e Campania. La circolazione sulla rete ferroviaria nazionale è segnalata tutto sommato regolare, anche se gli spostamenti dei pendolari saranno davvero difficili, in alcune regioni. Trenitalia infatti, per evitare il caos e i disagi della settimana scorsa, ha deciso di fermare preventivamente il traffico su alcune tratte che già erano andate in sofferenza. Ecco le linee ferme, regione per regione: Piemonte: lCuneo–Mondovì, Cuneo–Savigliano e Ceva-Ormea; Veneto: Isola della Scala–Legnago–Rovigo; Friuli Venezia Giulia: Portogruaro–Casarsa del Friuli, Sacile -Gemona; Umbria: Terni–Rieti-L’Aquila–Sulmona; Marche: Terni–Rieti-L’Aquila–Sulmona, Civitanova Marche-Albacina, Ascoli –Porto d’Ascoli, Fabriano-Pergola; Lazio: Terni–Rieti-L’Aquila–Sulmona, Tivoli–Avezzano–Sulmona, Roccasecca–Avezzano, Ciampino–Cassino, Cesano-Viterbo-Attigliano; Abruzzo: Sulmona-L’Aquila-Rieti-Terni, Giulianova–Teramo, Sulmona–Avezzano–Tivoli, Avezzano–Roccasecca; Molise: Termoli–Venafro; Campania: Battipaglia-Potenza, Boscoredole –Benevento–Avellino–Mercato San Severino-Salerno, Mercato San Severino–Salerno-Sarno, Mercato San Severino–Salerno–Nocera Inferiore; Puglia: Cervaro–Potenza, Barletta–Spinazzola, Rocchetta–Gioia del Colle; Basilicata: Potenza–Cervaro; Calabria: Sibari–Cosenza.

AEREI – L’Enac ha comunicato che sono stati “attivati i piani neve in tutti gli aeroporti interessati, o potenzialmente interessati, alla nuova ondata di maltempo”. L’aeroporto di Rimini, che era stato chiuso a causa delle abbondantissime nevicate e delle forti raffiche di vento ha riaperto a mezzogiorno. Difficoltà anche a Perugia, Pescara ed Ancona, mentre sono pienamente operativi tutti gli altri scali del Paese, compreso Linate che in mattinata ha però denunciato dei disagi. Alitalia ha fatto sapere di aver cancellato 12 voli tra Milano e Roma.

PROTEZIONE CIVILE – Il premier Mario Monti ha intanto confermato la fiducia nel capo della Protezione civile Franco Gabrielli: mercoledì ha firmato un decreto dove assegna al prefetto il “coordinamento degli interventi” e “l’adozione di ogni indispensabile provvedimento”. Gabrielli, come da regolamento, ha a sua volta convocato un comitato operativo con gli enti locali dove ha chiesto “di predisporre fin da subito gli interventi preventivi” per ridurre al minimo i disagi per i cittadini.

METEO – La giornata di giovedì ha concesso una breve tregua per quanto riguarda le precipitazioni, anche se le temperature minime continuano ad essere polari: Milano -6, Firenze -6, Torino -8, Roma -4, Bologna -12. Da venerdì a domenica è prevista neve e gelo in tutta Italia, e anche le temperature massime torneranno ad essere inferiori o intorno allo zero nelle grandi città. Le regioni più colpite dalle nevicate saranno Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo.

EUROPA – Sempre più tragico il bilancio delle vittime del freddo in tutto il continente: con ieri siamo arrivati a oltre 500 morti, secondo i dati che comunque rimangono parziali. Il Paese più colpito è sempre l’Ucraina con 136 vittime, 46 in Russia, 74 in Polonia, 41 in Romania, 16 in Ungheria, 28 in Bulgaria, 12 in Serbia, 24 in Repubblica Ceca e anche, fra gli altri, 4 in Germania e 5 in Francia. In Italia la conta è arrivata a 52.

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