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Nell’era digitale i giovani riscoprono la lettura: ma solo 3 su 10 leggono almeno un libro al mese

Secondo un’indagine online condotta da GoStudent, il 51% degli adolescenti italiani tra gli 11 e i 18 anni legge di più dalla pandemia – Harry Potter e J.K. Rowling i più amati

Nell’era digitale i giovani riscoprono la lettura: ma solo 3 su 10 leggono almeno un libro al mese

Nell’epoca dei social e di internet, c’è ancora posto per la lettura tra i ragazzi? Secondo un’indagine condotta dalla piattaforma di apprendimento online GoStudent in occasione della Giornata Mondiale del Libro (23 aprile), la risposta è sì. Oltre la metà dei giovani italiani ha letto di più nel corso dell’ultimo anno e conviene sul fatto che la pandemia abbia avuto un effetto positivo sulle proprie abitudini di lettura, anche se il 37% ammette di leggere quasi esclusivamente libri imposti dalla scuola. Tra i libri preferiti dai giovani lettori ci sono fantasy e avventura in pole position, seguiti da sci-fi e fumetti.

I dati sono stati rilevati attraverso un sondaggio online condotto in sette mercati internazionali, tra cui Italia, Spagna, Paesi Bassi, Germania, Grecia, Turchia e Messico. In totale mille genitori di adolescenti tra gli 11 e i 18 anni sono stati chiamati a rispondere ad un questionario sulle abitudini e preferenze in tema di lettura dei propri figli.

Crescono i giovani lettori anche dopo la pandemia

I ragazzi in lockdown hanno preso molti più libri in mano e questo trend non sembra destinato ad esaurirsi con la fine dello stato di emergenza. Per oltre la metà dei ragazzi italiani esaminati, la pandemia ha influito positivamente sulle abitudini di lettura: il 51% legge di più e solo l’8% ha riscontrato un calo in seguito al Covid-19.

Questa tendenza è comune anche ai ragazzi degli altri Paesi analizzati, come Turchia, Messico e Spagna, dove la pandemia ha avuto effetti positivi sulle abitudini di lettura per oltre l’84% degli adolescenti turchi, il 69% dei giovani messicani e il 65% dei ragazzi spagnoli.

Maglia nera per Grecia e Germania, dove il Covid-19 ha avuto un impatto più negativo sui giovani in relazione ai libri: il 14% dei genitori intervistati ha, infatti, dichiarato che i propri figli hanno letto meno a seguito della crisi sanitaria.

Italia fanalino di coda per numero di libri letti in media

Nonostante la pandemia abbia avuto degli effetti positivi sulle abitudini di lettura degli italiani, solo 3 ragazzi su 10 leggono almeno un libro al mese.

In media gli italiani hanno letto meno di 12 libri durante lo scorso anno: il 10% dei nostri ragazzi ha letto al massimo due libri e si attesta a meno del 2% la percentuale di chi ha letto almeno 50 libri. Rispetto all’Italia, gli altri Paesi analizzati hanno totalizzato una media di quasi 14 libri letti durante il 2021. Con una media di 25 libri per i turchi, mentre i messicani con una media inferiore ai 10 libri l’anno sono la nazionalità che legge di meno. Se consideriamo solo i Paesi europei esaminati, l’Italia è il in fondo alla classifica europea, seguita solo dalla Spagna, con meno di 11 libri letti nel 2021.

Per quanto riguarda le ragioni per cui i nostri ragazzi non leggono con maggior frequenza, solo il 39% dei genitori italiani ha dichiarato che il proprio figlio non ami leggere, contro la media del 46% degli altri Paesi analizzati. Il 41% dei genitori italiani sostiene, invece, che sia la mancanza di tempo il motivo principale per cui i nostri ragazzi non leggono quanto vorrebbero.

I genitori italiani leggono di più rispetto a quelli del resto d’Europa

Dallo studio emerge una stretta correlazione tra le abitudini di lettura dei genitori e quelle dei loro figli. Il 43% dei genitori italiani intervistati ha detto di leggere almeno una volta alla settimana. Un dato più alto rispetto a quanto dichiarato dai genitori olandesi (40%), spagnoli (38%), greci (38%) e tedeschi (13%). Ma tra gli avidi lettori ci sono i genitori dei Paesi extra-europei presi in esame: i turchi con il 66% e i messicani con il 46% dei messicani.

Dallo studio è, inoltre, emersa una stretta correlazione tra le abitudini di lettura degli adolescenti e quelle dei loro genitori. I giovani dei Paesi analizzati i cui genitori hanno dichiarato di leggere almeno una volta alla settimana sono a loro volta lettori più appassionati. I figli di coloro che leggono assiduamente hanno letto tre libri in più a testa (17) durante il 2021 rispetto alla media di tutti i bambini e ragazzi coinvolti nel sondaggio (14). Mentre i ragazzi i cui genitori dicono di leggere meno di una volta al mese, invece, si attestano a loro volta su una media più bassa, con soli 8 libri letti nel corso dello scorso anno.

Fantasy e avventura sono i libri preferiti dei giovani italiani

Con il 64% delle preferenze, i libri fantasy o di avventura risultano essere i più amati dai giovani lettori italiani. Seguono in termini di popolarità i romanzi di fantascienza. Si aggiudicano la medaglia di bronzo fumetti, manga e libri illustrati. Anche negli altri mercati analizzati fantasy/avventura, fantascienza e fumetti risultano essere i tre generi preferiti, ma c’è una maggior predilezione per fumetti, manga e libri illustrati rispetto che per le letture sci-fi.

Invece, i meno amati risultano i libri rosa o i romanzi d’amore (9%), così come i saggi e le letture specialistiche (7%), un dato più basso rispetto alla media degli altri Paesi presi in esame.

Giovani lettori: non tramontano i grandi classici

Ci sono storie capaci di superare la prova del tempo e a inserirsi in tutte le generazioni. Per esempio, la saga di Harry Potter, il cui primo volume celebra quest’anno il suo 25° anniversario, è tuttora l’opera preferita di bambini e ragazzi in tutto il mondo. Anche in Italia, i libri di Harry Potter sono risultati essere i più amati dai giovani lettori, con la creatrice J.K. Rowling al primo posto tra gli autori più apprezzati. Oltre alle avventure del mago Potter, hanno riscosso molte preferenze anche “Il Piccolo Principe” e “Il Signore degli Anelli”. Altri nomi particolarmente amati dai nostri ragazzi sono Agatha Christie e Stephen King.

La scuola riveste un ruolo chiave per spronare i giovani lettori

La lettura e la conoscenza dei classici della letteratura internazionale continuano a rivestire un ruolo fondamentale nell’istruzione dei giovani in Italia, così come nel resto del mondo. Il 37% dei ragazzi italiani intervistati ha ammesso di aver letto durante lo scorso anno esclusivamente o quasi libri imposti dalla scuola. Per il 29% la metà delle letture consumate nel 2021 era obbligatoria, mentre il 34% ha dichiarato di aver letto principalmente libri di propria iniziativa. La Spagna è il Paese tra quelli analizzati in cui la scuola ha influenzato maggiormente la lettura dei più giovani (42%), in Grecia, invece, il 50% degli intervistati ha detto di aver letto più libri scelti in autonomia rispetto a quelli suggeriti dalla scuola.

La sera è il momento preferito per leggere un libro fisico

La lettura diverte, rilassa e ispira gli adolescenti italiani che, come i coetanei del resto del mondo, preferiscono leggere la sera, prima di andare a letto (52%). Il 41% predilige il fine settimana e solo il 6% dei giovani lettori legge di mattina, prima di andare a scuola. Abitudini in linea con quelle riscontrate anche negli altri Paesi analizzati.

Altro dato importante dall’indagine è che l’89% degli italiani è ancora legato al libro fisico. Solo il 6% predilige gli ebook e il 3% gli audiobook. In Germania, invece, solo il 62% ha dichiarato di preferire i libri fisici, ebook e audiobook hanno ricevuto rispettivamente l’11% e il 14% delle preferenze.

Infine, il 69% degli adolescenti italiani acquista le proprie letture in libreria. Rispetto ad altri Paesi in Italia si regalano meno libri: il 26% ha dichiarato di leggere principalmente libri ricevuti in regalo, contro il 47% dei tedeschi e il 38% dei greci. Peggio di noi solo la Spagna (15%).

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