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Napoli o Inter: a chi lo scudetto? È la sera della verità: Conte conquista il tricolore se batte il Cagliari in casa ma Inzaghi ci spera ancora

Napoli-Cagliari e Como-Inter: serata dalle mille emozioni per la sfida a distanza che assegnerà lo scudetto di un campionato che più avvincente non poteva essere. Solo nel caso di parità nella classifica finale sarà necessario ricorrere allo spareggio

Napoli o Inter: a chi lo scudetto? È la sera della verità: Conte conquista il tricolore se batte il Cagliari in casa ma Inzaghi ci spera ancora

Tutto in novanta minuti. In solitaria, senza altre partite che si intreccino con le due sfide decisive per lo scudetto (calcio d’inizio alle 20.45). È una situazione inedita, e le ragioni della separazione di Napoli-Cagliari e Como-Inter dal resto del turno sono note: si vuole lasciare margine per un eventuale spareggio, evitando però di interferire con la preparazione della finale di Champions League. I nerazzurri, con un punto in meno in classifica, avrebbero preferito giocare addirittura ieri, mentre la capolista, appoggiata da Lega Serie A e Dazn, ha scelto il venerdì, anche per potersi godere un intero fine settimana di (possibili) festeggiamenti. A Napoli, sfidando la scaramanzia, ci si prepara alla festa con tre maxischermi allestiti nelle piazze principali. A Milano, sponda interista, niente clima da celebrazione: si riflette invece su come l’Inter abbia perso l’occasione per il bis, soprattutto dopo il pareggio interno contro la Lazio domenica scorsa, anche se i più ottimisti nutrono ancora qualche speranza.

Napoli – Cagliari (ore 20.45, Dazn)

La parola d’ordine è una sola: concentrazione. Niente distrazioni, nessun calcolo: il campionato non è ancora finito e Antonio Conte lo ha fatto capire chiaramente, ripetendolo come un mantra al gruppo azzurro durante gli allenamenti a Castel Volturno. Si gioca tutto, dentro o fuori, senza alternative. Nonostante la squalifica che lo costringerà a seguire la partita dalla tribuna (con il suo vice Stellini in panchina), Conte non ha lasciato nulla al caso. La preparazione è stata maniacale, curata in ogni minimo dettaglio. A dimostrazione della serietà del momento, è stato anche reintrodotto il ritiro prepartita, solitamente abolito per le gare casalinghe in notturna: il Napoli si è ritrovato ieri sera, nella solita location di Pozzuoli, per affrontare insieme le ultime ore prima del grande appuntamento. Nessuna concessione all’euforia: lo scudetto non è ancora vinto e il tecnico ha chiesto ai tifosi di evitare festeggiamenti anticipati. L’obiettivo immediato è tornare alla vittoria dopo i due pareggi con Genoa e Parma, prestazioni opache che hanno messo in luce qualche crepa, soprattutto dal punto di vista mentale. Il pareggio dell’Inter contro la Lazio ha permesso agli azzurri di mantenere la vetta, ma ora bisogna battere il Cagliari (già matematicamente salvo dopo il successo sul Venezia), senza affidarsi ai passi falsi altrui: Intanto Napoli si è già vestita d’azzurro, pronta a godersi la notte più attesa. In Piazza del Plebiscito, Piazza Mercato e Piazza Giovanni Paolo II a Scampia sono stati installati tre maxischermi per seguire la partita, e l’entusiasmo si è esteso anche alla provincia: da Bacoli a Castellammare di Stabia, da Nola a Portici, da Giugliano a San Giorgio a Cremano, tanti comuni si stanno attrezzando per vivere insieme un momento potenzialmente storico. C’è un sogno che abita nelle strade, nei vicoli, nelle piazze e il Napoli di Conte, questa sera, può trasformarlo in realtà.

Conte: “I campionati li vince chi merita di più! Il Var? Devo stare attento a parlare…”

“Si prova sicuramente tanta voglia di scendere in campo e di giocare questa partita – ha confermato Conte -. Veniamo da una stagione molto stressante, questa potrebbe essere l’ultima gara che per me chiude un anno in una nuova piazza, in un ambiente nuovo dove sentiamo la responsabilità di regalare ai tifosi napoletani qualcosa di bello e storico. La mia esperienza mi ha sempre detto che i campionati li vincono le squadre che hanno dimostrato e meritato di più. Si parla di 38 partite, a differenza dei tornei brevi, dove a volte sono importanti il sorteggio, le squalifiche o gli infortuni, il campionato ha tante partite per delineare chi merita. Bisogna dimostrare regolarità di risultati e prestazioni e avere la capacità di gestire situazioni positive e negative. Io posso essere specialista in vittorie, è vero, ma lo sono anche in sconfitte. La mia carriera parla chiaro, da calciatore ho perso anche delle finali. Cerco di essere specialista nell’aiutare il mio club e i miei ragazzi a cercare di fare del nostro meglio. Se poi questo ci porta a essere vincenti, sarà una grandissima soddisfazione. Le polemiche arbitrali? Nessuno ha avuto l’eco che ho avuto io quando mi sono lamentato dopo la gara contro l’Inter. Si sono fatte tante trasmissioni anche con insulti nei miei confronti. La risonanza che ho io è diversa da quella che hanno tanti altri e devo stare molto attento…”.

Napoli – Cagliari, le probabili formazioni

Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay; Lukaku, Raspadori

In panchina: Scuffet, Contini, Marin, Juan Jesus, Mazzocchi, Billing, Hasa, Simeone, Ngonge, Okafor, Neres

Allenatore: Conte (squalificato, in panchina Stellini)

Indisponibili: Lobotka, Buongiorno

Squalificati: Nessuno

Cagliari (3-5-2): Sherri; Zappa, Mina, Luperto; Zortea, Deiola, Makoumbou, Adopo, Augello; Viola, Piccoli

In panchina: Ciocci, Prati, Kingstone, Marin, Jankto, Palomino, Coman, Pintus, Obert, Iliev, Vinciguerra, Cogoni

Allenatore: Nicola

Indisponibili: Caprile, Gaetano, Luvumbo, Felici, Pavoletti

Squalificati: Nessuno

Como – Inter (ore 20.45, Dazn)

Pochi ci credono davvero, ma nessuno ha smesso quantomeno di sperarci. È questa la condizione emotiva dell’Inter nell’avvicinamento alla partita decisiva di Como, ultima tappa di un campionato che resta apertissimo, almeno fino all’ultimo fischio. Se l’occasione sprecata con la Lazio ha già lasciato il segno, non si può commettere lo stesso errore due volte: bisogna vincere e sperare in un passo falso del Napoli. L’Inter vive questo momento sospesa tra il sogno scudetto e l’obbligo di preparare al meglio la finale di Champions League contro il PSG, in programma tra otto giorni. In mezzo c’è la voce e la leadership di Simone Inzaghi, che in settimana ha parlato alla squadra con parole chiare e mirate. Il tecnico ha voluto mettere un freno alla negatività, ribadendo come l’attenzione debba essere totalmente sulla partita del Sinigaglia e non sulle polemiche esterne. Nessuno, inoltre, deve pensare a Monaco: l’obiettivo è mettere pressione al Napoli, costringendolo a sudarsi fino all’ultimo ogni centimetro di questo scudetto. C’è poi un altro tema centrale, ovvero trasformare la rabbia in energia positiva. L’amarezza per quanto accaduto domenica non può diventare un freno, ma un motore. Inzaghi lo sa bene, e da qui passa la tenuta mentale dell’Inter, sia contro il Como che in vista della finale di Champions. L’equilibrio emotivo è la vera chiave per evitare un boomerang. E poi, ovviamente, c’è il fisico. Dopo 57 partite stagionali, l’obiettivo è alzare ancora il livello. Non è facile, ma è necessario. Bisogna dare minuti a chi è indietro nella condizione, come Mkhitaryan e Thuram, mantenere lo stato di forma di chi è già al top, e valutare chi rientra come Lautaro, Frattesi e Pavard. I margini d’errore, ormai, non esistono più. Non nei risultati, non nella gestione fisica. Inzaghi lo sa e vuole che anche la sua squadra ne sia consapevole. A Como non si va per accompagnare il Napoli al traguardo, ma per provarci fino in fondo.

Como – Inter, le probabili formazioni

Como (4-2-3-1): Butez; Vojvoda, Jack, Kempf, Valle; Perrone, Da Cunha; Nico Paz, Caqueret, Strefezza; Douvikas

In panchina: Vigorito, Reina, Iovine, Alli, Engelhardt, Gabrielloni, Cutrone, Fadera, Ikoné, Braunoder, Smolcic, Moreno, Van der Brempt

Allenatore: Fabregas

Indisponibili: Dossena, Sergi Roberto, Diao

Squalificati: Goldaniga

Inter (3-4-2-1): Martinez; Bisseck, De Vrij, Carlos Augusto; Darmian, Asllani, Calhanoglu, Dimarco; Correa, Zalewski; Taremi

In panchina: Sommer, Di Gennaro, Acerbi, Bastoni, Pavard, Mkhitaryan, Dumfries, Barella, Berenbruch, Frattesi, Zielinski, Arnautovic, Lautaro, Thuram

Allenatore: Inzaghi (squalificato, in panchina Farris)

Indisponibili: Nessuno

Squalificati: Nessuno

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