Condividi

Napoli-Milan non è da scudetto ma resta un big match

Sono lontani i tempi di Maradona e Van Basten in cui azzurri e rossoneri si contendevano il primato, che oggi interessa solo al Napoli, ma quella del San Paolo resta una sfida affascinante in cui il Milan proverà sovvertire il pronostico

Napoli-Milan non è da scudetto ma resta un big match

Non vale lo scudetto ma è sempre una grande sfida. Sono lontani gli anni di Maradona e Van Basten, quando Napoli e Milan si contendevano gli scudetti, anche questa volta però il match del San Paolo (ore 20.45) mantiene un fascino paragonabile a pochi altri in Serie A. E poi il titolo è comunque in mezzo, anche se solo per gli azzurri: i rossoneri infatti non c’entrano nulla nella lotta al vertice però vorrebbero, ragion per cui proveranno a rovinare i piani dei rivali. Sulla carta, ça va sans dire, non sembra esserci partita: troppo superiore la squadra di Sarri, almeno per quanto visto fino ad oggi. Guai però a sottovalutare gli uomini di Montella, il cui potenziale resta quantomeno misterioso. E poi c’è di mezzo la Champions, che martedì vedrà il Napoli impegnato in un vero e proprio dentro o fuori contro lo Shakhtar: insomma, al San Paolo non si può dare nulla per scontato, in un senso o nell’altro.

“Conteranno la fiducia e la sicurezza, servirà limitare il loro possesso palla e lo si può fare con la giusta aggressività – il pensiero di Montella. – Abbiamo le nostre armi, stiamo trovando la nostra identità”. Nessun commento (come sempre del resto) invece da Sarri, che comunque non sembra intenzionato a pensare alla Champions: contro i rossoneri vedremo il 4-3-3 dei titolarissimi con Reina in porta, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco. Modulo confermato anche per Montella, che confermerà il 3-5-1-1 delle ultime partite con Donnarumma tra i pali, Bonucci, Romagnoli e Musacchio nel reparto arretrato, Borini, Kessie, Montolivo, Locatelli e Bonaventura in mediana, Suso alle spalle dell’unica punta Kalinic.

Commenta