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Napoli-Lazio con l’amarcord di Sarri: in gioco lo scudetto ma anche l’ingresso nella prossima Champions

Il ritorno a Napoli di Maurizio Sarri, oggi allenatore della Lazio, anima il big match di stasera al Maradona tra sogni, speranze e rimpianti

Napoli-Lazio con l’amarcord di Sarri: in gioco lo scudetto ma anche l’ingresso nella prossima Champions

Tra il Napoli e lo Scudetto c’è di mezzo Sarri. La sfida con la Lazio, già di per sé molto interessante sia in chiave tricolore che Champions, diventa ancor più piccante per la presenza del tecnico biancoceleste, ex un tempo amatissimo e ora passato nella lista dei nemici. Il popolo azzurro non gli ha mai perdonato il trasferimento dal Chelsea alla Juventus e poco importa che il diretto interessato, nel tentativo di ricucire, abbia continuato a professare il suo tifo per il Napoli. Ridurre la serata del Maradona al solo confronto con Sarri sarebbe però riduttivo: in palio ci sono punti importantissimi per lo Scudetto e, soprattutto, per la Champions, anche considerando che domenica ci sarà lo scontro diretto tra Roma e Juventus.

Napoli – Lazio (ore 20.45, Dazn)

Gli azzurri, del resto, fanno corsa a sé, alla luce di un vuoto creatosi alle loro spalle, sia per meriti propri (21 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta in 24 giornate) che demeriti altrui, ma questo a Spalletti non interessa: lo Scudetto sarebbe un risultato storico e lui vuole conquistarlo il prima possibile, anche per concentrare le energie su una Champions sempre più stuzzicante. La Lazio invece è in piena zona Champions, ma il quarto posto appena conquistato a spese della Roma è tutt’altro che blindato. I biancocelesti sono a meno 2 da Inter e Milan e a +1 sui cugini giallorossi: il confine tra gloria e delusione è molto sottile e la trasferta di Napoli, in questo senso, non è certo il meglio che il calendario avrebbe potuto offrire. Inutile dire che, sulla carta, Spalletti parte favorito, sia per il fatto di giocare in casa che per lo stato di forma generale, Sarri però tenterà in tutti i modi di fargli lo sgambetto e confermare il quarto posto in classifica, per poi “godersi” Roma-Juventus in serenità.

Spalletti elogia Sarri: “Guardavo il suo Napoli e mi alzavo in piedi ad applaudirlo”

“Sarri è stato un po’ un Masaniello calcistico, si è reso capopopolo di una rivolta del modo di vedere il calcio – l’elogio di Spalletti -. Io a casa sceglievo sempre di vedere il suo Napoli e lo applaudivo in piedi, dopodiché ho preso da lui quello che volevo, anche se non mi faccio fregare dai paragoni. L’attesa della città? Sicuramente c’è qualcosa di diverso, una maggiore maturità dovuta a una conoscenza del calcio in generale, è fondamentale che non vadano ad aspettarci all’arrivo, ma che scendano in campo con noi a ogni partita. Non date retta a chi vuole farci togliere le mani dal volante, farcele alzare in segno di vittoria quando abbiamo tante curve da affrontare…”

Napoli – Lazio, le formazioni: Spalletti non pensa all’Eintracht, Sarri ritrova Romagnoli

Massima concentrazione sulla corsa Scudetto insomma, senza pensare alla classifica. Il mantra di Spalletti si traduce in un turnover pressoché inesistente, con il solo Olivera al posto dello squalificato Mario Rui. Per il resto vedremo il solito 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e, appunto, Olivera in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Stesso sistema di gioco anche per la Lazio di Sarri, che perde Casale per squalifica ma ritrova Romagnoli, di nuovo abile e arruolato dopo l’infortunio muscolare di qualche settimana fa. Il 4-3-3 biancoceleste vedrà Provedel tra i pali, Marusic, Patric, Romagnoli e Hysaj nel reparto arretrato, Milinkovic-Savic, Cataldi e Luis Alberto in mediana, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni nel tridente offensivo.

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