Condividi

Murdoch: “E’ il giorno più umiliante della mia vita”

di Francesco Bravi – Davanti alla Commissione parlamentare convocata ai Comuni per ascoltare il magnate e suo figlio James sullo scandalo delle intercettazioni, la confessione del tycoon australiano scuote il pubblico – Sentimenti autentici o tattica? Il dubbio resta – Seduta sospesa per un tentativo di aggressione all’imperatore dei media.

Murdoch: “E’ il giorno più umiliante della mia vita”

“E’ il giorno più umiliante della mia vita”. Doveva arrivare ad 80 anni Rupert Murdoch per provare la mortificazione più cocente della sua esistenza. La confessione del magnate australiano piomba come una lama di ghiaccio sulla routine delle scuse alle vittime con cui il figlio James aveva cominciato la sua audizione alla Camera dei comuni.

L’erede dell’impero mediatico di News Corporation aveva iniziato a parlare da qualche minuto, annunciando l’avvio di procedure di risarcimento per le famiglie colpite dall’attività di spionaggio di News of the World, quando il padre – con un colpo di teatro – lo ha interrotto, ammettendo tutta la sua vergogna.

Rupert Murdoch, che ha passato gli ultimi quarant’anni della sua vita ad edificare un impero mediatico senza precedenti, e che mai in tutti questi anni avrebbe immaginato di comparire dinanzi ad una commissione d’inchiesta parlamentare, si è presentato a Westminster con due ore di anticipo rispetto all’orario stabilito. Sul sedile posteriore della sua auto nera, mentre si recava in Parlamento, Murdoch era apparso sorridente, nascosto appena da una copia del Wall Street Journal, il giornale statunitense da lui acquistato nel 2007.

Nell’aula, “è come se ci fossero solo posti in piedi”, come ha detto Paul Farrelly, membro laburista della commissione, forse alludendo al pubblico televisivo immenso dei milioni di britannici sconvolti dalla vicenda dallo scandalo delle intercettazioni illegali. Gli strateghi dell’immagine però hanno già studiato la pratica: Murdoch deve mostrarsi contrito e non divagare sul tema stretto dello spionaggio telefonico. Se Rupert si mostra contrito – ritengono – e James tiene la calma, per News Corp quella di oggi potrebbe essere la giornata migliore da quando è esplosa la vicenda ai primi di luglio.

Alla domanda di un membro della Commissione Cultura, Media e Sport del Parlamento britannico, sulle sue responsabilità nello scandalo, Murdoch ha risposto un secco “no”. Sentimenti autentici o tattica? Il dubbio resta.

Certo è che molti cittadini britannici hanno ormai un’avversione autentica per lo squalo australiano. Mentre ancora stava rispondendo alle domande della commissione parlamentare, il tycoon ha subito un tentativo di aggressione. Sembra che un uomo sia stato portato via dalla polizia. Nelle immagini trasmesse dalla televisione si vede la moglie di Murdoch, Wendi, che cerca di difendere il marito. La seduta è stata sospesa.    

Commenta