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Mps verso cessione Antonveneta a Ubi

L’ad di Ubi, Victor Massiah, potrebbe accettare il progetto per espandere il proprio istituto, cui è sfuggito l’acquisto di Bpm – Monte dei Paschi riuscirebbe a fare cassa e a liberarsi di una parte delle sofferenze che appesantiscono i suoi conti, rendendo anche meno dispendioso l’intervento di Atlante.

Mps verso cessione Antonveneta a Ubi

Mps potrebbe vendere Antonveneta a Ubi Banca, per poi cedere un pacchetto consistente di sofferenze al fondo Atlante e procedere infine a un nuovo aumento di capitale (sul quale non si esclude che il Tesoro possa offrire una garanzia). Sarebbero queste le tre fasi del nuovo piano per salvare il Monte dei Paschi di Siena, cui la Bce ha chiesto di definire entro il mese un piano per la cessione di 10 miliardi aggiuntivi di sofferenze. Entro fine mese, inoltre, la Banca è attesa da altri due appuntamenti: gli stress test dell’Autorità bancaria europea e l’approvazione dei conti del semestre.

Quanto alla cessione di Antonveneta, il Corriere della Sera riporta che l’amministratore delegato di Ubi Victor Massiah, dopo aver rifiutato di farsi carico dell’intero gruppo senese, potrebbe accettare il progetto per espandere il proprio istituto, cui è sfuggito l’acquisto della Popolare di Milano, finita al Banco Popolare. Da parte sua, Mps riuscirebbe a fare cassa e a liberarsi di una parte delle sofferenze che appesantiscono i suoi conti, rendendo anche meno dispendioso e più incisivo l’intervento di Atlante.

Mediobanca, advisor di Mps, calcola che la cessione di 10 miliardi di sofferenze potrebbe comportare per il Monte un aumento di capitale da 1 a 4 miliardi, a seconda del prezzo di vendita di quei crediti, iscritti a bilancio ad un valore del 36%. Se andasse in porto la dismissione di Antonveneta, tuttavia, le esigenze di alleggerimento dei crediti difficili per il Monte si ridurrebbero a circa 5 miliardi, dimezzando l’impegno di Atlante, che sembra faticare più del previsto a raccogliere nuovi fondi tra le banche.

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